CR: sì ddl prodotti agricoli biologici, fine lavori (3)
(ACON) Trieste, 23 gen - RCM - Dopo una prima approvazione
all'unanimità da parte della II Commissione, anche l'intero
Consiglio regionale ha espresso voto favorevole al disegno di
legge n. 244 con cui si modifica la legge regionale 15/2000
sull'introduzione dei prodotti biologici, tipici e tradizionali
nelle mense pubbliche, e contenente disposizioni in materia di
agricoltura sociale e relative al fondo di rotazione per
interventi nel settore agricolo.
Tre i Capi in cui si divide il provvedimento: il Capo I (articoli
da 1 a 7) apporta le modifiche alla LR 5/2000 per adeguarla ai
cambiamenti avvenuti a livello statale, per semplificare il
sistema di concessione dei contributi, per dare rilievo ai
prodotti regionali di eccellenza e di qualità per la cui
promozione la Regione si sta impegnando a fondo anche a livello
europeo; il II Capo (articoli da 8 a 12) si occupa di agricoltura
sociale; il Capo III (articolo 13) è relativo all'utilizzo delle
disponibilità del Fondo di rotazione per interventi nel settore
agricolo nell'ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
in merito a finanziamenti per investimenti, trasformazione e
commercio di prodotti agricoli, per il miglioramento
dell'utilizzo dell'acqua e per il miglioramento delle prestazioni
e della sostenibilità globale delle aziende.
In particolare, si semplificano le attuali linee contributive
concentrando le risorse verso la diffusione di prodotti agricoli
biologici, tradizionali e di qualità all'interno dei servizi di
ristorazione collettiva, dunque nelle mense ma non solo
pubbliche, escludendo così che detti contributi siano concessi
anche per iniziative di educazione alimentare, affidando tale
compito all'Ersa. Inoltre, si specifica i contributi regionali
possono andare agli enti pubblici che erogano servizio mensa ad
asili e scuole, agli asili nido privati e alle scuole paritarie.
Non si manca, poi, di istituire un Osservatorio per il
monitoraggio e la divulgazione delle attività promosse da questa
legge.
Per quanto riguarda l'ottimizzazione delle risorse disponibili,
si limita l'ammissibilità del contributo all'acquisto di
determinati prodotti biologici, mentre prima erano incluse anche
le spese per il personale delle mense e altri costi di carattere
generale. E' estesa la tipologia dei prodotti ammissibili a
contributo anche a quelli con certificazione AQUA, ed è prevista
una maggiorazione se il prodotto è a "chilometro 0".
Sul fronte della semplificazione, invece, oltre agli
aggiornamenti dei riferimenti alla normativa comunitaria, si
prevedono già in legge le modalità di presentazione delle domande
e delle concessioni di contributo, in modo che la legge sia di
immediata applicazione.
Nelle more dell'attuazione della norma statale, si è ritenuto di
intervenire in questa sede per dare il giusto rilievo anche a
prodotti regionali di eccellenza che rischiano di non essere
compresi nell'applicazione della legge nazionale come i prodotti
agroalimentari tradizionali (Pat), i prodotti a denominazione di
origine protetta (Dop), a indicazione geografica protetta (IGP),
le specialità tradizionale garantita (Stg) e i prodotti
certificati con marchi AQUA.
Il Capo II, come accennato, consente di dare attuazione alla
legge statale 141/2015 in materia di agricoltura sociale. Tale
legge intende promuovere l'agricoltura sociale quale aspetto
della multifunzionalità delle imprese agricole finalizzato allo
sviluppo di interventi e di servizi sociali, sociosanitari,
educativi e di inserimento socio-lavorativo. La proposta
regionale si prefigge, pertanto, l'obiettivo di introdurre gli
strumenti necessari a rendere applicabile in regione la
disciplina statale in materia di agricoltura sociale, non appena
sarà approvato il decreto che individua i requisiti delle
attività, già prevedendo comunque la figura dell'agricoltore
sociale come riconosciuta dall'Ersa.
L'Aula tornerà a riunirsi domani, mercoledì 24 gennaio, alle
10.00.
(immagini tv)
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