CR: votate tre mozioni su specialità regionale (4)
(ACON) Trieste, 14 feb - MPB - All'attenzione dell'Aula tre
mozioni sul tema della specialità regionale. I provvedimenti,
dopo le singole illustrazioni, sono state trattati dall'Assemblea
consiliare in una unica discussione generale, prima delle
distinte votazioni.
La n.308, presentata da AP-GM-FI-AR, con il titolo "Una
legislatura, l'undicesima del Friuli Venezia Giulia, che per
l'autonomia regionale ha rappresentato finora un sonoro nulla di
fatto", dopo un richiamo alle iniziative consiliari promosse in
merito, evidenzia come in questo processo il Friuli Venezia
Giulia sia rimasto al palo e non abbia fatto alcunché, in un
clima favorevole per un coinvolgimento popolare che potesse
rappresentare una forza in più per scrivere il futuro della
nostra autonomia rivitalizzata. In particolare si fa riferimento
sia alla proposta presentata in Consiglio di creare un organismo
- consulta o convenzione - che avrebbe avuto lo scopo di chiamare
a raccolta i cittadini per scrivere dal basso le nuove richieste
di un'autonomia aggiornata e forte, sia alla Carta di Udine,
documento in cui si era riusciti a trovare un'alleanza funzionale
con le Speciali del Nord, e agli studi condotti dai gruppi di
lavoro ASA (autonomie speciali alpine) dell'università di Trento
considerati cruciali per trovare gli strumenti normativi di
garanzia dell'autonomia speciale. Così con la mozione si dà
mandato alla V Commissione di riferire al Consiglio regionale
entro il termine della legislatura sullo stato di avanzamento dei
temi in questione, precisando che ciò avvenga previo un eventuale
approfondimento istruttorio in sede di sottocommissione
"Autonomia speciale della Regione e riforme costituzionali",
invitando presidente della Regione e assessori di riferimento per
materia e sentendo ove necessario e utile la Commissione
paritetica.
Il voto dell'Aula l'ha bocciata con 20 voti contrari; 17 i voti a
favore e 1 astensione.
La mozione n.309 "Sia fatta la specialità del Friuli Venezia
Giulia", presentata da LN e AN/FdI, considera che nonostante il
riconoscimento e l'esercizio virtuoso della specialità regionale
il Friuli Venezia Giulia cede impietosamente di fronte alla
ampiezza dell'autonomia politica, legislativa, finanziaria e
tributaria riconosciute alle altre Regioni speciali. Perciò
impegna la Giunta regionale affinchè si faccia interprete di una
autentica revisione dell'ordinamento costituzionale che - fatte
salve le necessarie prerogative dello Stato in materie non
delegabili - tenga conto della effettiva volontà e capacità dei
territori di saper amministrare spazi diversi di autonomia
secondo criteri di efficienza, responsabilità, leale
collaborazione e con conseguenti e proporzionati spazi di
autonomia fiscale e finanziaria. Il mandato della mozione
all'Esecutivo è inoltre a intraprendere l'iniziativa legislativa
per una revisione dello Statuto speciale della Regione autonoma
per riaffermare e rafforzare la concertazione su un piano di
sostanziale parità tra Stato e Regione, implementando il ruolo
della Commissione paritetica e rafforzando le prerogative
internazionali della Regione nell'ambito delle materie nelle
quali ha competenza legislativa; e anche per ottenere nuove
competenze legislative esclusive e potestà finanziaria e
tributaria propria anche per costituire un sistema fiscale di
sviluppo senza ulteriori aggravi di tassazione per promuovere la
competitività delle imprese regionali nei confronti sia degli
Stati confinanti sia di quelli dell'Europa centro-orientale.
L'Aula ha espresso 21 voti contrari e 18 a favore.
La mozione n.314 presentata dal Pd con il titolo "I valori alla
base dell'autonomia e della specialità della Regione Friuli
Venezia Giulia sono affidati alle nuove generazioni mediante
l'inserimento nel Piano di interventi per lo sviluppo
dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e
paritarie", redatta nelle quattro lingue riconosciute nel
territorio regionale, impegna la Giunta regionale a prevedere nel
Piano per l'offerta formativa, tenuto conto dell'autonomia
scolastica, con particolare riferimento alle scuole medie
inferiori e a quelle superiori, la promozione della
consapevolezza della specialità del Friuli Venezia Giulia, della
conoscenza della sua storia e delle sue istituzioni; un impegno
anche a coinvolgere fin dall'avvio dell'iniziativa, l'Ufficio
scolastico regionale e i dirigenti scolastici e a rendere
partecipi Università, associazioni, enti e realtà cultuali,
organi di informazione, associazioni di categoria e sistema
regionale degli enti locali. La mozione impegna anche la
presidenza del Consiglio regionale a mettere a disposizione
supporti didattici relativi alle origini storiche dell'Autonomia
e della specialità regionali per le scuole di ogni ordine e grado.
Il voto dell'Assemblea ha fatto registrare 30 favorevoli e 6
astenuti.
I lavori della mattinata si sono così conclusi. Riprenderanno
alle 14.30.
(immagini tv)
(segue)