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CR: votate tre mozioni su specialità regionale (4)

14.02.2018
13:39
(ACON) Trieste, 14 feb - MPB - All'attenzione dell'Aula tre mozioni sul tema della specialità regionale. I provvedimenti, dopo le singole illustrazioni, sono state trattati dall'Assemblea consiliare in una unica discussione generale, prima delle distinte votazioni.

La n.308, presentata da AP-GM-FI-AR, con il titolo "Una legislatura, l'undicesima del Friuli Venezia Giulia, che per l'autonomia regionale ha rappresentato finora un sonoro nulla di fatto", dopo un richiamo alle iniziative consiliari promosse in merito, evidenzia come in questo processo il Friuli Venezia Giulia sia rimasto al palo e non abbia fatto alcunché, in un clima favorevole per un coinvolgimento popolare che potesse rappresentare una forza in più per scrivere il futuro della nostra autonomia rivitalizzata. In particolare si fa riferimento sia alla proposta presentata in Consiglio di creare un organismo - consulta o convenzione - che avrebbe avuto lo scopo di chiamare a raccolta i cittadini per scrivere dal basso le nuove richieste di un'autonomia aggiornata e forte, sia alla Carta di Udine, documento in cui si era riusciti a trovare un'alleanza funzionale con le Speciali del Nord, e agli studi condotti dai gruppi di lavoro ASA (autonomie speciali alpine) dell'università di Trento considerati cruciali per trovare gli strumenti normativi di garanzia dell'autonomia speciale. Così con la mozione si dà mandato alla V Commissione di riferire al Consiglio regionale entro il termine della legislatura sullo stato di avanzamento dei temi in questione, precisando che ciò avvenga previo un eventuale approfondimento istruttorio in sede di sottocommissione "Autonomia speciale della Regione e riforme costituzionali", invitando presidente della Regione e assessori di riferimento per materia e sentendo ove necessario e utile la Commissione paritetica.

Il voto dell'Aula l'ha bocciata con 20 voti contrari; 17 i voti a favore e 1 astensione.

La mozione n.309 "Sia fatta la specialità del Friuli Venezia Giulia", presentata da LN e AN/FdI, considera che nonostante il riconoscimento e l'esercizio virtuoso della specialità regionale il Friuli Venezia Giulia cede impietosamente di fronte alla ampiezza dell'autonomia politica, legislativa, finanziaria e tributaria riconosciute alle altre Regioni speciali. Perciò impegna la Giunta regionale affinchè si faccia interprete di una autentica revisione dell'ordinamento costituzionale che - fatte salve le necessarie prerogative dello Stato in materie non delegabili - tenga conto della effettiva volontà e capacità dei territori di saper amministrare spazi diversi di autonomia secondo criteri di efficienza, responsabilità, leale collaborazione e con conseguenti e proporzionati spazi di autonomia fiscale e finanziaria. Il mandato della mozione all'Esecutivo è inoltre a intraprendere l'iniziativa legislativa per una revisione dello Statuto speciale della Regione autonoma per riaffermare e rafforzare la concertazione su un piano di sostanziale parità tra Stato e Regione, implementando il ruolo della Commissione paritetica e rafforzando le prerogative internazionali della Regione nell'ambito delle materie nelle quali ha competenza legislativa; e anche per ottenere nuove competenze legislative esclusive e potestà finanziaria e tributaria propria anche per costituire un sistema fiscale di sviluppo senza ulteriori aggravi di tassazione per promuovere la competitività delle imprese regionali nei confronti sia degli Stati confinanti sia di quelli dell'Europa centro-orientale.

L'Aula ha espresso 21 voti contrari e 18 a favore.

La mozione n.314 presentata dal Pd con il titolo "I valori alla base dell'autonomia e della specialità della Regione Friuli Venezia Giulia sono affidati alle nuove generazioni mediante l'inserimento nel Piano di interventi per lo sviluppo dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie", redatta nelle quattro lingue riconosciute nel territorio regionale, impegna la Giunta regionale a prevedere nel Piano per l'offerta formativa, tenuto conto dell'autonomia scolastica, con particolare riferimento alle scuole medie inferiori e a quelle superiori, la promozione della consapevolezza della specialità del Friuli Venezia Giulia, della conoscenza della sua storia e delle sue istituzioni; un impegno anche a coinvolgere fin dall'avvio dell'iniziativa, l'Ufficio scolastico regionale e i dirigenti scolastici e a rendere partecipi Università, associazioni, enti e realtà cultuali, organi di informazione, associazioni di categoria e sistema regionale degli enti locali. La mozione impegna anche la presidenza del Consiglio regionale a mettere a disposizione supporti didattici relativi alle origini storiche dell'Autonomia e della specialità regionali per le scuole di ogni ordine e grado.

Il voto dell'Assemblea ha fatto registrare 30 favorevoli e 6 astenuti.

I lavori della mattinata si sono così conclusi. Riprenderanno alle 14.30.

(immagini tv)

(segue)