Presentata a Udine mostra "Pittura di Guerra" dal 23/2 a Tolmezzo
(ACON) Udine, 19 feb - MPB - Pittura di Guerra. E' il titolo di
una grande rassegna che vede il coinvolgimento di 68 artisti tra
i più noti del Triveneto e che aprirà i battenti il 23 febbraio
prossimo a Tolmezzo. Negli spazi espositivi di Palazzo Frisacco
resterà aperta al pubblico un mese e mezzo prima di essere
riproposta in altre sedi del Veneto e del Trentino Alto Adige.
L'evento è promosso dal Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia, e all'iniziativa hanno dato il patrocinio anche le
Assemblee regionali del Veneto e del Trentino Alto Adige e i
Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano.
L'iniziativa - ideata per celebrare attraverso i tanti linguaggi
dell'arte il centenario del primo conflitto mondiale - è stata
illustrata questo pomeriggio nella sede udinese della Regione dal
curatore per il Friuli Venezia Giulia Dino Marangon che, assieme
ai colleghi Michele Beraldo per il Veneto e Gabriele Salvaterra
per il Trentino Alto Adige, ha coinvolto gli artisti.
Con un duplice obiettivo. Quello di riproporre una riflessione
sul tema generale della guerra e di un conflitto, in particolare,
di cui questi territori sono stati teatro, valorizzando aspetti
salienti e vicende nascoste di una grande tragedia, ripensando al
ruolo che un tempo avevano i pittori di guerra al seguito degli
eserciti con il compito di eseguire i rilevamenti delle
operazioni militari e di documentarle; ma anche quello, in
un'epoca in cui la pittura tende a essere marginalizzata perché
altri strumenti di informazione sono disponibili, di promuovere
una riflessione sulla funzione e sulla vitalità della pittura e
sulle responsabilità e il ruolo degli artisti nella comunicazione
nella società contemporanea.
Quella realizzata per questo evento dal comitato scientifico è,
dunque, anche una importante ricognizione dello stato della
pittura oggi nel Triveneto, considerato anche il fatto che gli
artisti coinvolti in questa esperienza tematica sono espressione
di diverse ascendenze e di diverse culture, racchiuse in tre
territori che hanno condiviso tratti importanti della propria
storia.
Agli artisti è stata lasciata la massima libertà espressiva,
dalle forme più tradizionali alle più innovative, con unici
vincoli da rispettare la bidimensionalità e le dimensioni delle
opere. Ne è risultato un insieme di proposte ricco e vivace,
attraversato da un messaggio che parla sia dell'importanza di non
dare per scontate le ragioni e le condizioni della pace, della
libertà, della democrazia, della convivenza, sia della necessità
della sopravvivenza dell'arte come fonte di cultura e di crescita
sociale.
Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, 19 sono le
personalità artistiche presenti: Sergio Altieri, Massimiliano
Busan, Ignazio Doliach, Franco Dugo, Mario Palli, Giorgio
Valvassori, Angelo Topazzini, Mario Alimede, Esa Bianchi, Nilo
Cabai, Giorgio Celiberti, Sergio Colussa, Marcello Ditomaso,
Giorgio Gomirato, Antonio Sofianopulo, Giancarlo Venuto, Nane
Zavagno, Giuseppe Zoppi e Nata. Una compagine che - è stato
sottolineato da Gianluca Macovez del Comitato tecnico per il
Friuli Venezia Giulia - mostra uno sguardo proiettato in avanti,
con proposte lontane dagli stereotipi, interessanti per costruire
e sviluppare un dibattito non autoreferenziale, e di stimolo per
una riflessione sul futuro dell'arte.
(foto, immagini tv)