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IV Comm: approvata pdl accessibilità degli spazi

07.03.2018
13:01
(ACON) Trieste, 7 mar - RCM - Accessibilità dello spazio aperto e dell'ambiente costruito, garantire a tutti pari condizioni nella loro fruizione, indipendentemente dalle abilità e capacità psicofisiche di ciascuno. Questo il tema della proposta di legge n. 253 approvata all'unanimità dalla IV Commissione del Consiglio regionale - presidente Vittorino Boem (Pd) - e a firma lunghissima: Moretti con i colleghi del Pd, Ciriani (FdI/AN), Colautti (Ncd), Novelli con Riccardi (FI), Revelant (AR), Violino e Barillari (Misto), Zilli (LN), Paviotti e i colleghi dei Cittadini, Lauri e Gratton (Sel), Travanut (Mdp). Ai lavori ha preso parte l'assessore Mariagrazia Santoro, da sempre sostenitrice del progetto.

Garantire la libertà di spostarsi in autonomia - è stato spiegato dal primo firmatario, Moretti, che sarà anche relatore unico per l'Aula - è fondamentale ed è un diritto che dobbiamo impegnarci a garantire a tutti, senza limitazioni di alcun genere. Non solo la Regione e i Comuni, ma tutte le amministrazioni pubbliche hanno il dovere di rendere completamente accessibili le proprie strutture.

C'è una grande differenza - ha aggiunto Moretti - fra l'eliminazione delle barriere e la progettazione senza barriere: progettare spazi e ambienti accessibili a tutti significa considerare sin dall'origine la diversità sociale delle persone. L'obiettivo che ci si prefigge è di incominciare un percorso di lungo termine, marcando un deciso cambio di prospettiva nell'approccio alla progettazione edilizia e urbanistica, con il preciso intento di orientarla verso il cosiddetto Universal design (progettazione di spazi interni ed esterni finalizzata a un'accessibilità e a una fruibilità da parte di tutti nella misura più ampia possibile, che valorizzi le specificità di ognuno e affermi l'inclusione sociale).

Inoltre questa proposta di legge non mira a sostituire o modificare la disciplina vigente, intende invece integrarla e, auspicabilmente, superarla adottando la metodologia dell'Universal design come standard di qualità della progettazione.

Le azioni previste sono volte a imprimere un cambiamento nella cultura della progettazione, accompagnando tale processo con la formazione dei professionisti e degli addetti del comparto edilizio e urbanistico, e realizzando parallelamente un progetto teso a coinvolgere tutto il territorio regionale, in concertazione con i Comuni. A tal fine, si ritiene indispensabile individuare un Centro unico di riferimento regionale per lo svolgimento e il coordinamento delle attività; i suoi principali compiti riguarderanno la formazione, la consulenza tecnica gratuita alle amministrazioni pubbliche, l'individuazione di parametri omogenei di misurazione e classificazione dell'accessibilità e la predisposizione di linee guida rivolte ai Comuni e ai soggetti che intendano aderire al progetto di mappatura dell'accessibilità. Il finanziamento previsto è di 150mila euro da dividere nel triennio 2018-2020.

La Regione coordinerà un progetto di mappatura dell'accessibilità rivolta principalmente agli edifici pubblici e ai percorsi urbani ed extraurbani, da realizzare in concertazione con i Comuni dotandoli di linee guida e strumenti informatici atti a raccogliere dati omogenei rispetto alle barriere architettoniche esistenti. Si prevede, inoltre, l'adozione di un sistema di classificazione dell'accessibilità. Cinquantamila euro la spesa calcolata per il coordinamento regionale, 1.300.000 euro invece il contributo per la mappatura generale, di cui 300mila per il 2018 e 500mila tanto per il 2019 quanto per il 2020.

Non da ultimo, nella norma è ripreso il concetto di accomodamento ragionevole, introdotto dalla Convenzione Onu, per i casi in cui l'accessibilità auspicata non sia conseguibile. E si richiamano i criteri generali di progettazione previsti dalla normativa statale che con questa legge si intende superare e che, tuttavia, rappresentano i criteri minimi di qualità della progettazione.

Appoggio ai principi e alle finalità della legge è, poi, giunto da Colautti e Revelant. Corretto livello di normazione - così il commento dell'assessore Santoro - perché si è agito senza invadere campi nazionali, ma interpretando lo spirito di una "progettazione universale" quale è l'Universal design.

(immagini tv)