IV Comm: approvata pdl accessibilità degli spazi
(ACON) Trieste, 7 mar - RCM - Accessibilità dello spazio aperto
e dell'ambiente costruito, garantire a tutti pari condizioni
nella loro fruizione, indipendentemente dalle abilità e capacità
psicofisiche di ciascuno. Questo il tema della proposta di legge
n. 253 approvata all'unanimità dalla IV Commissione del Consiglio
regionale - presidente Vittorino Boem (Pd) - e a firma
lunghissima: Moretti con i colleghi del Pd, Ciriani (FdI/AN),
Colautti (Ncd), Novelli con Riccardi (FI), Revelant (AR), Violino
e Barillari (Misto), Zilli (LN), Paviotti e i colleghi dei
Cittadini, Lauri e Gratton (Sel), Travanut (Mdp). Ai lavori ha
preso parte l'assessore Mariagrazia Santoro, da sempre
sostenitrice del progetto.
Garantire la libertà di spostarsi in autonomia - è stato spiegato
dal primo firmatario, Moretti, che sarà anche relatore unico per
l'Aula - è fondamentale ed è un diritto che dobbiamo impegnarci a
garantire a tutti, senza limitazioni di alcun genere. Non solo la
Regione e i Comuni, ma tutte le amministrazioni pubbliche hanno
il dovere di rendere completamente accessibili le proprie
strutture.
C'è una grande differenza - ha aggiunto Moretti - fra
l'eliminazione delle barriere e la progettazione senza barriere:
progettare spazi e ambienti accessibili a tutti significa
considerare sin dall'origine la diversità sociale delle persone.
L'obiettivo che ci si prefigge è di incominciare un percorso di
lungo termine, marcando un deciso cambio di prospettiva
nell'approccio alla progettazione edilizia e urbanistica, con il
preciso intento di orientarla verso il cosiddetto Universal
design (progettazione di spazi interni ed esterni finalizzata a
un'accessibilità e a una fruibilità da parte di tutti nella
misura più ampia possibile, che valorizzi le specificità di
ognuno e affermi l'inclusione sociale).
Inoltre questa proposta di legge non mira a sostituire o
modificare la disciplina vigente, intende invece integrarla e,
auspicabilmente, superarla adottando la metodologia
dell'Universal design come standard di qualità della
progettazione.
Le azioni previste sono volte a imprimere un cambiamento nella
cultura della progettazione, accompagnando tale processo con la
formazione dei professionisti e degli addetti del comparto
edilizio e urbanistico, e realizzando parallelamente un progetto
teso a coinvolgere tutto il territorio regionale, in
concertazione con i Comuni. A tal fine, si ritiene indispensabile
individuare un Centro unico di riferimento regionale per lo
svolgimento e il coordinamento delle attività; i suoi principali
compiti riguarderanno la formazione, la consulenza tecnica
gratuita alle amministrazioni pubbliche, l'individuazione di
parametri omogenei di misurazione e classificazione
dell'accessibilità e la predisposizione di linee guida rivolte ai
Comuni e ai soggetti che intendano aderire al progetto di
mappatura dell'accessibilità. Il finanziamento previsto è di
150mila euro da dividere nel triennio 2018-2020.
La Regione coordinerà un progetto di mappatura dell'accessibilità
rivolta principalmente agli edifici pubblici e ai percorsi urbani
ed extraurbani, da realizzare in concertazione con i Comuni
dotandoli di linee guida e strumenti informatici atti a
raccogliere dati omogenei rispetto alle barriere architettoniche
esistenti. Si prevede, inoltre, l'adozione di un sistema di
classificazione dell'accessibilità. Cinquantamila euro la spesa
calcolata per il coordinamento regionale, 1.300.000 euro invece
il contributo per la mappatura generale, di cui 300mila per il
2018 e 500mila tanto per il 2019 quanto per il 2020.
Non da ultimo, nella norma è ripreso il concetto di accomodamento
ragionevole, introdotto dalla Convenzione Onu, per i casi in cui
l'accessibilità auspicata non sia conseguibile. E si richiamano i
criteri generali di progettazione previsti dalla normativa
statale che con questa legge si intende superare e che, tuttavia,
rappresentano i criteri minimi di qualità della progettazione.
Appoggio ai principi e alle finalità della legge è, poi, giunto
da Colautti e Revelant. Corretto livello di normazione - così il
commento dell'assessore Santoro - perché si è agito senza
invadere campi nazionali, ma interpretando lo spirito di una
"progettazione universale" quale è l'Universal design.
(immagini tv)