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CR: ddl Conferenza servizi e diritto di accesso, relatore Liva (6)

12.03.2018
12:51
(ACON) Trieste, 12 mar - MPB - All'attenzione dell'Assemblea regionale il disegno di legge contente modifiche al Testo unico delle norme in tema di procedimento amministrativo e di diritto di accesso (L.R. N.7/2000).

Il contenuto dei 15 articoli che lo compongono - ha spiegato il relatore Renzo Liva (Pd) - è molto tecnico e riguarda sia la pubblicità e accessibilità dei dati, sia le modalità di indizione, composizione e operatività della Conferenza dei servizi: per entrambi gli aspetti l'obiettivo è di semplificare il quadro normativo regionale armonizzandolo con quello nazionale, con particolare riferimento alla cosiddetta legge Madia.

Un lavoro di ricucitura e razionalizzazione delle due normative - ha sottolineato Liva - per rendere da un lato sempre più trasparente, accessibile e meno costoso l'apparato pubblico e il controllo e l'informazione sull'azione dello stesso da parte del cittadino; dall'altro più rapido e al tempo stesso intersettoriale e completo l'esame e le determinazioni della Conferenza dei servizi chiamata a confrontarsi con problematiche complesse e sensibili per la tutela del bene pubblico.

Così, se in tema di trasparenza e accessibilità la legge regionale n.7 ha anticipato la fattispecie di "accesso civico generalizzato" ricompresa solo ora dalla legislazione nazionale, per quanto riguarda la Conferenza di servizi si punta a ridurre i tempi e i casi in cui essa è obbligatoria, prevedendo la "Conferenza semplificata" nei procedimenti non particolarmente complessi e la possibilità per le Amministrazioni anche statali di designare un rappresentante unico; inoltre a valorizzare della procedura di VIA nell'ambito del procedimento autorizzatorio unico e a definire tempi certi di conclusione dei lavori e interpretazione chiara e univoca delle determinazioni assunte; a introdurre - infine - il potere di autotutela rispetto alla decisione della Conferenza.

(immagini tv)

(segue)