CR: ddl Conferenza servizi e diritto di accesso, relatore Liva (6)
(ACON) Trieste, 12 mar - MPB - All'attenzione dell'Assemblea
regionale il disegno di legge contente modifiche al Testo unico
delle norme in tema di procedimento amministrativo e di diritto
di accesso (L.R. N.7/2000).
Il contenuto dei 15 articoli che lo compongono - ha spiegato il
relatore Renzo Liva (Pd) - è molto tecnico e riguarda sia la
pubblicità e accessibilità dei dati, sia le modalità di
indizione, composizione e operatività della Conferenza dei
servizi: per entrambi gli aspetti l'obiettivo è di semplificare
il quadro normativo regionale armonizzandolo con quello
nazionale, con particolare riferimento alla cosiddetta legge
Madia.
Un lavoro di ricucitura e razionalizzazione delle due normative -
ha sottolineato Liva - per rendere da un lato sempre più
trasparente, accessibile e meno costoso l'apparato pubblico e il
controllo e l'informazione sull'azione dello stesso da parte del
cittadino; dall'altro più rapido e al tempo stesso
intersettoriale e completo l'esame e le determinazioni della
Conferenza dei servizi chiamata a confrontarsi con problematiche
complesse e sensibili per la tutela del bene pubblico.
Così, se in tema di trasparenza e accessibilità la legge
regionale n.7 ha anticipato la fattispecie di "accesso civico
generalizzato" ricompresa solo ora dalla legislazione nazionale,
per quanto riguarda la Conferenza di servizi si punta a ridurre i
tempi e i casi in cui essa è obbligatoria, prevedendo la
"Conferenza semplificata" nei procedimenti non particolarmente
complessi e la possibilità per le Amministrazioni anche statali
di designare un rappresentante unico; inoltre a valorizzare della
procedura di VIA nell'ambito del procedimento autorizzatorio
unico e a definire tempi certi di conclusione dei lavori e
interpretazione chiara e univoca delle determinazioni assunte; a
introdurre - infine - il potere di autotutela rispetto alla
decisione della Conferenza.
(immagini tv)
(segue)