CR: approvata pdl accessibilità e fruibilità degli spazi (1)
(ACON) Trieste, 13 mar - RCM - Questa proposta di legge tratta
dell'accessibilità e della fruibilità dello spazio aperto e
dell'ambiente costruito: affronta quindi una tematica che impatta
su tutti noi, non solo su chi ha limitate abilità e capacità
psicofisiche.
Così l'incipit del relatore unico Diego Moretti (Pd) in merito al
provvedimento n. 253 sull'accessibilità, prima che l'Aula lo
approvasse all'unanimità così come aveva già fatto la IV
Commissione consiliare, dove il testo era arrivato a firma lunga
e trasversale.
Le norme di settore si sovrappongono, tra nazionali e regionali,
e si aggiungono circolari ministeriali che rendono ostica la
materia. La proposta - aveva aggiunto Moretti - non può
prescindere da tutto ciò e neanche completamente discostarsi da
quei principi, ma può avviare un mutamento culturale tale da
influenzare la progettazione del futuro.
Progettare spazi esterni e interni accessibili a tutti, dunque un
pensiero progettuale a monte dell'opera e non più a valle quale
è, invece, la rimozione delle barriere architettoniche: questo il
cosiddetto "Design for All" o "Universal design" a cui ambisce e
si ispira il provvedimento.
C'è bisogno di una norma di accompagnamento, capace di indurre al
cambiamento piuttosto che imporlo: ecco perché - aveva
sottolineato Moretti - non prevediamo né sanzioni né obblighi e,
fatto non meno importante, non prevediamo nuovi oneri per
professionisti e imprese.
Gli interventi più rilevanti sono: la promozione della cultura
della Progettazione universale; la formazione degli operatori del
settore in questa nuova cultura progettuale; una mappatura
generale dell'accessibilità; l'istituzione di un Centro unico
regionale di coordinamento delle attività.
Cospicua la norma finanziaria: nel triennio 2018-2020 saranno
stanziati 1,5 milioni di euro, di cui 150mila euro per i compiti
del Centro unico di riferimento regionale, 1,3 milioni per i
compiti di progettazione e realizzazione attribuiti ai Comuni e
50mila euro (solo per il 2018) per i compiti di mappatura
attribuiti alla Regione.
Soddisfazione dalle varie forze politiche presenti in Aula era
quindi giunta in sede di dibattito generale, a cominciare da
Alessandro Colautti (AP), firmatario con lo stesso Moretti e con
Roberto Revelant (AR) di alcuni emendamenti che hanno
semplificato il testo quanto a riferimenti normativi e
definizioni terminologiche, modifiche che comunque non hanno
cambiato la sostanza della norma.
E di legge che non si rivolge alla disabilità, ma alla
progettazione universale per tutti, ha parlato anche l'assessore
Mariagrazia Santoro. Un concetto - ha detto - che si traduce
nell'uscire da un approccio sanitario che guarda al rapporto tra
il disabile e la barriera architettonica per assumere un punto di
vista che invece guarda alla persona, alle sue diverse capacità
legate alle diverse fasi della vita. Perciò la Regione punta a un
percorso culturale prima che burocratico e di adempimenti, e
adotta, quali parametri di qualità di una progettazione
universale per tutti, l'etica d'uso, la flessibilità d'uso, gli
spazi adeguati.
(immagini tv)
(segue)