CR: pdl modifica istituzione CRPO, prima firmataria Frattolin (2)
(ACON) Trieste, 13 mar - MPB - Con una proposta di legge di
modifica della legge regionale 23 del 1990 istitutiva di una
Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna i
consiglieri del Gruppo Cinquestelle rilanciano una iniziativa
posta oltre un anno fa al vaglio del Consiglio che la bocciò,
portando ora all'attenzione dell'Assemblea un testo integrato ed
emendato che ha trovato l'adesione anche della consigliera Pd
Chiara Da Giau che ha aggiunto la propria firma al provvedimento.
A spiegare l'iniziativa Eleonora Frattolin (M5S), prima
firmataria della proposta che contiene nuove modifiche alla legge
23 per eliminare le parti discriminatorie riguardanti
l'esclusione delle persone di sesso maschile dalla possibilità di
poter partecipare alla Commissione, perchè in questo modo si
infrangono le basilari norme sulla non discriminazione di genere
approvate anche a livello europeo.
Le direttive europee contro la discriminazione vietano infatti
differenze di trattamento fondate su tutta una serie di motivi e
inoltre la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo
e le libertà fondamentali, cui l'Ue aderisce, prevede un elenco
aperto che non solo coincide con le direttive ma le oltrepassa,
vietando le discriminazioni fondate su sesso, razza, colore,
lingua, religione, opinioni politiche o di altro genere, origine
nazionale o sociale, appartenenza a una minoranza nazionale,
ricchezza, nascita od ogni altra condizione, categoria -
quest'ultima - che ha consentito di inserire motivi quali la
disabilità, l'età e l'orientamento sessuale.
E' un ambito nel quale le Amministrazioni pubbliche sono chiamate
a svolgere un ruolo propositivo e propulsivo e una azione
positiva - avverte Frattolin - deve partire proprio dalla CRPO,
perchè solo valorizzando tutte le differenze si può elevare
qualitativamente l'intera azione amministrativa.
Sono 7 in tutto gli articoli che costituiscono il provvedimento.
Quanto ai contenuti, con l'articolo 1 si modifica il titolo della
legge per l'"Istituzione di una Commissione per le pari
opportunità" e la soppressione delle parole "tra uomo e donna";
con i successivi articoli sono introdotte modifiche ai compiti
della Commissione (per l'attuazione dei principi di eguaglianza,
di parità sociale e di non discriminazione sulla base
dell'identità di genere e dell'orientamento sessuale), e alle sue
funzioni; quanto alla composizione della Commissione, sono
inseriti anche i rappresentanti di associazioni, movimenti e
culture che operano contro le discriminazioni di genere e
orientamento sessuale. Quando si parla di componenti si è
introdotto il genere maschile prevedendo poi nella composizione
dell'Ufficio di presidenza l'inserimento di solo un
vicepresidente e di un/una componente per ciascuna delle tre
sottocommissioni che sostituiscono le sezioni che ora formano la
Commissione e che si occupano, rispettivamente, di partità
donna-uomo, contrasto alla violenza contro le donne, contrasto
dei fattori che ostacolano l'accesso delle donne alle risorse e
alle condizioni di parità socio-economiche e culturali; di
superamento delle discriminazioni di altre categorie di soggetti
basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere; di
conciliazione e pari opportunità in campo formativo, progressi di
carriera, partecipazione, inclusione.
(immagini tv)
(segue)