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AR: Santarossa, imprescindibile riaprire punto nascita di Latisana

13.03.2018
14:08
(ACON) Trieste, 13 mar - COM/RCM - Dopo quattro anni, Sergio Bolzonello, il vicepresidente di Debora Serracchiani, ammette che le riforme su sanità ed enti locali vanno modificate, ma esce dal letargo fuori tempo massimo.

Questa l'accusa di Valter Santarossa (AR) al vicepresidente della Regione e attacca: "Aveva il dovere di parlare prima, troppo comodo tentare di rifarsi la verginità in campagna elettorale".

Santarossa sottolinea che "l'ennesima batosta elettorale ha mandato in fibrillazione il Partito democratico che, come da tradizione, sta rottamando i propri leader sconfessandone ogni iniziativa. Dispiace che Bolzonello si cimenti in un esercizio poco credibile: non puoi rivendicare discontinuità dalla Serracchiani se per cinque anni non hai fatto che obbedire.

"In modo particolare, mi preme esprimere un paio di considerazioni sulla sanità. Sulla carta, la riforma sanitaria della Giunta Serracchiani doveva trasferire i servizi dagli ospedali al territorio, rimettendo contestualmente al centro le esigenze dei cittadini. Nei fatti, il risultato è stato profondamente diverso: la riforma ha tagliato posti letto e servizi agli ospedali, senza potenziare realmente il territorio.

"E' imprescindibile, ad esempio - continua Santarossa -, riaprire il punto nascita di Latisana: l'obiettivo della Giunta era convincere le famiglie del latisanese a convergere su Palmanova. Obiettivo miseramente fallito: numeri alla mano, le nascite complessive tra Palmanova e Latisana erano 1300 al momento della chiusura del punto nascita, senza Latisana pare siamo arrivati a circa 700. Significa che le famiglie sono confluite verso Pordenone e San Vito, per non parlare del Veneto.

"Ancora una volta, quindi, è toccato a Pordenone correre in soccorso di altri territori: sarebbe opportuno e doveroso che la Regione se ne ricordasse quando distribuisce risorse. Le famiglie della bassa friulana occidentale non hanno metabolizzato il derby tra Latisana e Palmanova, e le responsabilità sono tutte della politica - afferma il consigliere di centrodestra -, che ha alimentato uno scontro tra campanili anziché cercare una mediazione. In ogni caso, vista la presenza di Lignano (meta balneare molto ricercata, che richiede assistenza e servizi) e considerata la posizione geografica, chiudere il punto nascita di Latisana non ha senso.

"Anticipo che nelle nostra idea di sanità Latisana torna centrale, mentre a Pordenone - chiosa Santarossa - dovranno essere riconosciute le risorse che spettano a chi garantisce servizi di qualità, tenendo in ordine i conti".