AR: Santarossa, imprescindibile riaprire punto nascita di Latisana
(ACON) Trieste, 13 mar - COM/RCM - Dopo quattro anni, Sergio
Bolzonello, il vicepresidente di Debora Serracchiani, ammette che
le riforme su sanità ed enti locali vanno modificate, ma esce dal
letargo fuori tempo massimo.
Questa l'accusa di Valter Santarossa (AR) al vicepresidente della
Regione e attacca: "Aveva il dovere di parlare prima, troppo
comodo tentare di rifarsi la verginità in campagna elettorale".
Santarossa sottolinea che "l'ennesima batosta elettorale ha
mandato in fibrillazione il Partito democratico che, come da
tradizione, sta rottamando i propri leader sconfessandone ogni
iniziativa. Dispiace che Bolzonello si cimenti in un esercizio
poco credibile: non puoi rivendicare discontinuità dalla
Serracchiani se per cinque anni non hai fatto che obbedire.
"In modo particolare, mi preme esprimere un paio di
considerazioni sulla sanità. Sulla carta, la riforma sanitaria
della Giunta Serracchiani doveva trasferire i servizi dagli
ospedali al territorio, rimettendo contestualmente al centro le
esigenze dei cittadini. Nei fatti, il risultato è stato
profondamente diverso: la riforma ha tagliato posti letto e
servizi agli ospedali, senza potenziare realmente il territorio.
"E' imprescindibile, ad esempio - continua Santarossa -, riaprire
il punto nascita di Latisana: l'obiettivo della Giunta era
convincere le famiglie del latisanese a convergere su Palmanova.
Obiettivo miseramente fallito: numeri alla mano, le nascite
complessive tra Palmanova e Latisana erano 1300 al momento della
chiusura del punto nascita, senza Latisana pare siamo arrivati a
circa 700. Significa che le famiglie sono confluite verso
Pordenone e San Vito, per non parlare del Veneto.
"Ancora una volta, quindi, è toccato a Pordenone correre in
soccorso di altri territori: sarebbe opportuno e doveroso che la
Regione se ne ricordasse quando distribuisce risorse. Le famiglie
della bassa friulana occidentale non hanno metabolizzato il derby
tra Latisana e Palmanova, e le responsabilità sono tutte della
politica - afferma il consigliere di centrodestra -, che ha
alimentato uno scontro tra campanili anziché cercare una
mediazione. In ogni caso, vista la presenza di Lignano (meta
balneare molto ricercata, che richiede assistenza e servizi) e
considerata la posizione geografica, chiudere il punto nascita di
Latisana non ha senso.
"Anticipo che nelle nostra idea di sanità Latisana torna
centrale, mentre a Pordenone - chiosa Santarossa - dovranno
essere riconosciute le risorse che spettano a chi garantisce
servizi di qualità, tenendo in ordine i conti".