CR: presentati atti 2a Conferenza regionale tutela minoranza slovena
(ACON) Trieste, 9 apr - RCM - Non più ritrovarsi tra cinque
anni, ma tra due: è questo il primo, concreto risultato raggiunto
dalla 2a Conferenza regionale sulla tutela della minoranza
linguistica slovena dopo che il Consiglio regionale ha legiferato
in tal senso, modificando la legge regionale 26/2007.
È quanto è stato rimarcato nel corso della presentazione degli
atti di detta Conferenza, svoltasi il 24 e il 25 novembre scorso,
rispettivamente a Gorizia e a Trieste, per analizzare la norma
regionale di tutela a dieci anni esatti dalla sua approvazione,
valutare i risultati ottenuti e parimenti le difficoltà di
attuazione e le carenze della disciplina normativa.
I temi affrontati nella due giorni di lavoro erano stati quattro,
come suggeriti dal partner scientifico della Conferenza stessa,
lo Slovenski raziskovalni institut - Istituto sloveno di ricerche
(Slori): i risultati e le difficoltà nell'applicazione della LR
26/2007; la verifica dello stato di attuazione dei provvedimenti
a favore del Resiano e delle varianti linguistiche della Valle
del Natisone, Valle del Torre e Val Canale; gli assetti
organizzativi e tecnici dell'Ufficio centrale per la lingua
slovena e della rete dei servizi sul territorio; rappresentanza e
rappresentatività della minoranza slovena.
L'auspicio giunto oggi dalla presidenza del Consiglio regionale,
ma un po' da tutti gli intervenuti, è che questi atti non restino
lettera morta in un cassetto, ma siano vero spunto di partenza
per la politica e in particolare per il prossimo Governo
regionale verso le lingue "minoritarie", termine quanto mai
inadeguato visto che le comunità linguistiche presenti sul
territorio rappresentano una parte integrante e una componente
fondamentale della nostra specialità e della nostra autonomia.
Qualcuno ha lamentato una non eccessiva partecipazione ai lavori
- è stato ammesso -, ma il dato numerico non deve far passare in
secondo piano quello più importante, ossia che la Conferenza si è
sviluppata con una platea di qualità, e gli interventi registrati
ne sono la prova. Ora dobbiamo assumerci le conseguenti
responsabilità, avere il coraggio di apportare le modifiche
necessarie per portare la tutela della minoranza slovena a un
livello sempre maggiore di efficacia.
Da parte di tutti, poi, il riconoscimento del salto di qualità
avuto rispetto alla prima Conferenza, svoltasi 5 anni fa, tanto
per organizzazione quanto per impostazione degli obiettivi da
portare all'attenzione della prossima legislatura. Se qualcosa
manca, si tratta di più specifici indicatori che permetterebbero
di tenere sotto controllo l'applicazione della 26/2007.
Bando alle critiche sterili - è stato aggiunto - perché non si
può solo distruggere, ma bisogna costruire e noi abbiamo uno dei
migliori sistemi di tutela d'Europa, che va corretto, certo, ma
anche mantenuto. Sta alla Regione tutelare veramente le minoranze.
A breve, gli atti della Conferenza saranno disponibili
integralmente, tanto in sloveno quanto in italiano, sul sito
Internet del Consiglio regionale.