M5S: Ussai, trasferimento al Maggiore del Centro prelievi Burlo
(ACON) Trieste, 4 mag - COM/AB - "Dopo più di trent'anni la
cittadinanza viene a sapere a mezzo stampa che il Centro donatori
sangue del Burlo chiuderà i battenti a partire dal prossimo 7
maggio. Si tratta dell'ultimo atto di una strategia iniziata già
nel 2011, quando l'intero servizio era stato assorbito
dall'Azienda ospedaliera con il trasferimento di tutto il
personale che vi operava; la scelta, decisa per volontà della
Giunta di centrodestra dell'allora assessore Kosic, diventa oggi
definitiva per opera del centrosinistra, dopo un progressivo
impoverimento del servizio avvenuto nel corso degli ultimi anni".
Il consigliere regionale del M5S Andrea Ussai commenta così la
notizia della chiusura di un centro importante per la nostra
città.
"Nato per garantire ai piccoli pazienti pediatrici la donazione
di sangue, plasma e piastrine, garantendo circa l'80% del
fabbisogno dell'Ircss, il centro garantiva un flusso quotidiano
di donatori (circa 10 al giorno), rappresentando un'eccellenza e
un punto di incontro tra le istituzioni e la solidarietà di
quanti particolarmente motivati dalla possibilità di donare ai
piccoli pazienti pediatrici.
La strategia di esternalizzazione del servizio all'Azienda
ospedaliera non ci risulta però aver prodotto né un risparmio né
un miglioramento del servizio. Tutt'altro - aggiunge Ussai. Negli
ultimi anni, dopo il trasferimento dello stesso, infatti, le cose
sono progressivamente peggiorate: sono diminuite le donazioni in
seguito alla riduzione del personale e delle dotazioni
strumentali, le infermiere sono state dimezzate ed è rimasto un
solo medico costretto a ruotare nelle varie sedi del dipartimento
di area vasta. Inoltre, anche parte della strumentazione di
aferesi plasma e piastrine è stata trasferita, limitando
fortemente il flusso dei donatori che ora possono accedere al
servizio solo due giorni la settimana per un paio d'ore".
"Attualmente tutte le associazioni dei donatori sangue sono molto
preoccupate dal grave calo generalizzato di donazioni registrato
negli ultimi anni; a Trieste questa riduzione di donazioni ha
toccato lo scorso anno il record negativo della regione (meno 8%
circa). Alla luce di questi dati, come consigliere regionale
vigilerò in prima persona sugli effetti di questa strategia
organizzativa e sulla qualità, efficienza e funzionalità del
nuovo centro dislocato presso l'ospedale Maggiore, auspicando che
tale organizzazione possa attrarre anziché respingere nuovi
donatori in un momento di grave crisi vocazionale alla donazione".
"Purtroppo - chiude il consigliere regionale pentastellato -
l'impressione, anche a fronte dei dati di bilancio, è che il
trasferimento al Maggiore del centro prelievi celi il grave
problema della carenza di personale e di risorse economiche
piuttosto che la volontà di migliorare il servizio".