M5S: Sergo, divieto consumo diretto molluschi mare di Lignano
(ACON) Trieste, 11 mag - COM/AB - "Da due settimane vige il
divieto di mangiare direttamente i molluschi estratti dal mare di
Lignano. Chi indaga sulla causa e informa i cittadini?"
A denunciare la situazione è il consigliere regionale del
MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo, che aggiunge:
"Nonostante le nostre denunce dello scorso autunno e le
preoccupazioni delle autorità competenti concordi sulla necessità
di pubblicizzare questi provvedimenti, le ordinanze emesse dalle
Aziende per l'assistenza sanitaria sui divieti di raccolta e
consumo diretto dei molluschi sono tuttora difficili da reperire.
Non si trovano sul loro albo aziendale, non vengono appese sugli
Uffici spiaggia del litorale e non sono pubblicate nemmeno sul
sito www.prodottoitticosicuro.eu che è gestito dalla società
capofila tra gli operatori del settore a seguito di un bando da
600.000 euro per realizzare anche iniziative di comunicazione ai
consumatori".
Ancora una volta il consigliere regionale pentastellato torna a
chiedere chiarezza sulla situazione dei nostri molluschi e di un
settore che continua a sostenere costi che non sarebbero dovuti.
"Eppure le ordinanze sono recentissime - aggiunge Sergo - e
riguardano non solo la Laguna (con superamenti pari al triplo del
consentito fino a 16.000 MPN di escherichia coli), ma anche gli
specchi di mare di fronte alle spiagge di Lignano Sabbiadoro e
Pineta. L'ultima in ordine di tempo è stata emessa il 27 aprile
scorso e riguarda la zona denominata Kursaal, risulta tuttora
vigente e prevede il "divieto di immissione al consumo umano
diretto dei molluschi bivalvi vivi estratti dalle acque
litorali", ma pochi lo sanno. Le analisi effettuate hanno
evidenziato la presenza di escherichia coli in 330 MPN ogni 100
gr rispetto ai 230 consentiti. Solo poche settimane prima, nella
zona prospiciente Terrazza Mare erano state trovate vongole con
490 MNP, da qui il divieto di consumo diretto per due settimane".
"Va ricordato che le analisi di Arpa FVG sulla balneabilità delle
acque del litorale, a cui è stata recentemente conferita la
bandiera blu, non evidenziano problemi per chi fa il bagno,
poiché si sono riscontrati al massimo 53 MPN di e. coli sui 500
consentiti dalla legge, ma delle ordinanze sul consumo dei
molluschi emesse si perdono le tracce. Qualcuno si sta chiedendo
a cosa siano dovuti questi sforamenti?"
"Se gli sversamenti del depuratore di Lignano, che l'anno scorso
hanno evidenziato superamenti anche di 620 volte del valore
consentito di escherichia coli (oltre tre milioni di unità fecali
rispetto alle 5mila del limite di legge) e comportato
l'accertamento di tre verbali per illecito amministrativo e
inquinamento idrico, non sono i responsabili di questi divieti,
allora qual è la vera causa di questa presenza nei frutti di
mare? Chi paga la depurazione e la stabulazione dei frutti
estratti? Ci sono pericoli per i bagnanti che dovessero
raccogliere vongole e consumarle direttamente senza depurarle?
Chi glielo deve comunicare e come? - Si chiede il consigliere
Sergo che conclude: "E' iniziata l'estate e c'è bisogno di fare
chiarezza".