M5S: Ussai, trovare risorse vs tagli per piano ferie estive Asuits
(ACON) Trieste, 21 mag - COM/MPB - "La riorganizzazione
prevista dal "piano ferie estive" dell'Asuits, che prevede la
perdita di quasi 50 posti letto, rischia di essere definitiva.
Fedriga e il neo nominato assessore alla Salute Riccardi devono
trovare urgentemente le risorse per il personale per evitare
ulteriori tagli alla Sanità triestina".
A chiederlo è il consigliere regionale pentastellato Andrea Ussai
a pochi giorni dalla presentazione del "piano ferie estive" 2018
e dalla conferenza stampa dei sindacati.
"Per assicurare lo svolgimento delle ferie al personale - spiega
Ussai - alla luce delle rilevanti criticità rispetto al credito
di ferie annuali, soprattutto l'area delle degenze e del servizio
Emergenza Urgenza (38.547 giorni), l'Asuits ha stimato la
necessità di integrare la dotazione degli organici con 52 unità
infermieristiche e 20 Oss (Operatori Socio Assistenziali).
"A causa dei vincoli di bilancio però le assunzioni di personale
(a tempo determinato) saranno molto più esigue di quelle
necessarie e da oggi, lunedì 21 maggio, sono iniziate invece le
misure di riorganizzazione che porteranno a numerosi tagli:
chiusura estiva della BIC (Area di degenza a bassa intensità di
cura - 28 posti letto), riduzione dei posti letto in Medicina
d'Urgenza (8 posti letto), paventato trasferimento di 3 posti
letto della Struttura Complessa Anestesia Rianimazione
dall'Ospedale Maggiore a Cattinara, accorpamento delle degenze
dell'Oncologia assieme a quelle di Ematologia, trasferimento
delle funzioni ACCO (Accoglienza Condivisa) in Pronto Soccorso e
trasferimento dell'attività pomeridiana del Centro
Immunotrasfusionale dell'Ospedale Maggiore presso la sede di
Cattinara per recuperare unità di personale e infine la riduzione
dell'attività chirurgica delle Sale Operatorie.
"La nostra preoccupazione - aggiunge Ussai - deriva dalla
consapevolezza che queste misure non sono il frutto di un
ragionamento volto a migliorare il servizio o a renderlo più
efficiente ma derivano della difficile situazione economica e di
carenza di personale in cui versa l'Azienda triestina. Vanno
trovate urgentemente le risorse per il personale, che si vocifera
ammontino a quasi a 3 milioni di euro, per bloccare queste
chiusure ed evitare che diventino definitive.
"Per mettere in sicurezza e riformare il Servizio sanitario
regionale bisogna partire dal blocco dei tagli imposti agli
ospedali e iniziare a potenziare realmente la sanità
territoriale.
"Vanno tutelati - conclude il consigliere pentastellato Ussai -
soprattutto quei territori che hanno subito di più una furia
riformatrice che ha visto tutti gli ospedali come manicomi da
chiudere".