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Consiglio regionale: presidente Romoli ricorda strage di Peteano

31.05.2018
11:05
(ACON) Trieste, 31 mag - AB - La strage di Peteano del 31 maggio del 1972, nella quale persero la vita tre carabinieri e altri due rimasero feriti, è stata ricordata dal presidente Ettore Romoli, che ha voluto trasmettere ancora una volta i sentimenti di vicinanza del Consiglio regionale del FVG alle famiglie delle vittime.

L'attentato di Peteano - ha sottolineato Romoli - si inserì in un momento storico particolarmente difficile per il nostro Paese: giunse dieci giorni dopo l'omicidio Calabresi e non va dimenticato che proprio all'inizio di quel mese si tennero in Italia elezioni anticipate in un clima di tensione e di grande contrapposizione tra le forze politiche e lo stesso Governo.

Quel periodo, passato alla storia come gli anni di piombo - così ancora Romoli - è stato il momento più difficile del secondo dopoguerra. Mai come allora i tentativi di destabilizzare le Istituzioni democratiche, anche dall'interno, furono così cruenti, intensi.

La reazione alla strategia del terrore è stata ferma, decisa - ha puntualizzato il presidente del Consiglio regionale - e ha consentito al nostro Paese di ripristinare e di rafforzare quei principi democratici che ispirarono e ispirano ancora la nostra Costituzione.

Alle vittime di Peteano, il cui destino fu segnato da quella telefonata anonima al centralino del pronto intervento della Stazione dei Carabinieri di Gorizia - ha concluso Romoli - il brigadiere Antonio Ferraro, i carabinieri Donato Poveromo e Franco Dongiovanni, assieme al tenente Angelo Tagliari e al brigadiere Giuseppe Zazzaro che rimasero feriti, vada la nostra gratitudine, il nostro rispetto. Il ricordo di quanto accadde possa essere tramandato alle nuove generazioni come monito e insegnamento, affinché il confronto politico si sviluppi sempre nel rispetto delle regole di una corretta dialettica democratica.



Sagrado: cerimonia in ricordo della strage di Peteano (foto A. Caragnano)