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CR: dibattito dichiarazioni programmatiche Fedriga (5)

07.06.2018
14:26
(ACON) Trieste, 7 giu - CMC - Proseguendo nel dibattito, ora governato dal vicepresidente Francesco Russo (Pd), ha preso la parola Diego Moretti (Pd) che ha respinto le critiche mosse da chi lo ha preceduto in Aula sull'operato della passata amministrazione.

Al di là delle valutazioni politiche - ha detto - chi oggi amministrerà il Friuli Venezia Giulia non troverà né macerie né settori da ricostruire, ma ambiti nei quali le cose vanno bene - come turismo, infrastrutture, attività produttive e sociale - perfettibili e migliorabili certo, ma nessuna distruzione. Su bilancio e rapporti con lo Stato, ha ricordato quindi che, al di là di annunci e proclami, il patto Serracchiani Padoan ha permesso di recuperare 120 milioni di euro e ha poi invitato a valutare con attenzione i possibili riflessi che potrebbe avere sulle finanze regionali, la flat tax annunciata dal Governo nazionale.

Alessandro Basso (FdI-AN), dopo aver valutato come positivi i primi passi della Giunta ha puntato l'attenzione sul territorio di Pordenone e sui "disastri" compiuti con la riforma degli enti locali: una vera e propria lacerazione cui si aggiungono questioni aperte che riguardano il locale ospedale e la situazione dei medici in campo sanitario, le problematiche legate al Consorzio universitario e in tema di istruzione l'annunciata costruzione di una nuova scuola media della quale - ha chiosato - non si è vista traccia.

Nel prendere la parola Cristiano Shaurli (Pd) ha definito poco coraggiose le linee programmatiche del presidente Fedriga anche in virtù della vittoria chiara e netta espressa dalle urne. Si tratta di una mera elencazione di propositi, peraltro condivisibili - ha aggiunto - ma si fa fatica a comprendere cosa e soprattutto come le sfide annunciate saranno affrontate. Pochi sono infatti gli impegni precisi e circostanziati.

Piero Camber (FI) ha fornito una serie di spunti costruttivi per guardare avanti, spaziando dal turismo alla cultura, dalla tutela e salvaguardia del paesaggio all'ambiente.

Sul tema delle infrastrutture auspicato è il ritorno all'alta velocità, per l'ambiente il recupero dei siti inquinati e la revisione dell'Aia concessa alla Ferriera di Trieste. Ed ancora in sanità basta alle riforme ospedalo-centriche per ripartire dal territorio, da servizi omogenei e processi condivisi.

(segue)



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