CR: dibattito dichiarazioni programmatiche Fedriga (8)
(ACON) Trieste, 7 giu - CMC - Alla ripresa dei lavori d'Aula,
presieduta dal vicepresidente Russo, è Franco Iacop (Pd) a
prendere la parola per puntare l'attenzione su alcuni vuoti
individuati nella relazione programmatica, uno dei quali riguarda
la collocazione che la nuova Giunta intende dare al Friuli
Venezia Giulia nel contesto nazionale, nei rapporti con lo Stato
e nel sistema delle altre regioni italiane.
Non trovo una posizione chiara sull'avviato processo di revisione
degli Statuti di autonomia - prosegue Iacop - tema che in questa
regione è stato affrontato. Immaginare una ricollocazione della
specialità nel contesto nazionale ritengo sia un'opportunità e un
auspicio, un tema che dovrà appartenere ai lavori del Consiglio
regionale in questa legislatura.
Necessario è dunque per Iacop fare chiarezza sul percorso di
valorizzazione di un'autonomia della Regione che si traduce in
responsabilità e capacità di confronto con lo Stato e capire
quale seguito si intenda dare ai rapporti con gli altri
presidenti di regioni ordinarie e, in una dimensione
internazionale, con il Gruppo europeo di cooperazione
internazionale.
Ulteriori riflessioni le pone all'Aula Simona Liguori (Cittadini)
per la quale le linee programmatiche appaiono condivisibili in
tema di autonomia purché quest'ultima sia coniugata ad ambiti
importanti quali istruzione, scuola e integrazione dei giovani
nel mondo del lavoro.
In materia di sanità - prosegue - constatiamo che non ci sarebbe
la volontà di avviare una controriforma, e auspicabile è che
dall'apertura al dialogo si passi al coinvolgimento dei soggetti
interessati, magari sotto forma di una Consulta delle professioni
sanitarie, considerata anche la grave sofferenza che sta vivendo
il personale medico e infermieristico.
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) esprime difficoltà nel
prendere posizione sul documento, ricco di titoli ed enunciazioni
in grandissima parte condivisibili, ma che non contiene alcun
riferimento alla situazione difficile che sta vivendo questa
regione da oltre dieci anni, una regione che sta perdendo,
retrocedendo nelle classifiche nazionali, con un Pil diminuito di
quasi due punti in più rispetto al resto d'Italia.
Critico su alcune enunciazioni improntate ancora alla campagna
elettorale, come il tema dei profughi, Moretuzzo invita piuttosto
a ragionare su un piano di sviluppo straordinario che non poggi
solo sulle agevolazioni fiscali, ma sulle peculiarità del
territorio. Abbiamo strumenti eccezionali - conclude - il primo
dei quali è la nostra specialità. E' un elemento fondamentale che
va rilanciato con risorse perché non risulti una scatola vuota,
uno strumento mortificato e messo a durissima prova dagli accordi
stretti con lo Stato.
(segue)