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CR: dibattito dichiarazioni programmatiche Fedriga (8)

07.06.2018
15:53
(ACON) Trieste, 7 giu - CMC - Alla ripresa dei lavori d'Aula, presieduta dal vicepresidente Russo, è Franco Iacop (Pd) a prendere la parola per puntare l'attenzione su alcuni vuoti individuati nella relazione programmatica, uno dei quali riguarda la collocazione che la nuova Giunta intende dare al Friuli Venezia Giulia nel contesto nazionale, nei rapporti con lo Stato e nel sistema delle altre regioni italiane.

Non trovo una posizione chiara sull'avviato processo di revisione degli Statuti di autonomia - prosegue Iacop - tema che in questa regione è stato affrontato. Immaginare una ricollocazione della specialità nel contesto nazionale ritengo sia un'opportunità e un auspicio, un tema che dovrà appartenere ai lavori del Consiglio regionale in questa legislatura.

Necessario è dunque per Iacop fare chiarezza sul percorso di valorizzazione di un'autonomia della Regione che si traduce in responsabilità e capacità di confronto con lo Stato e capire quale seguito si intenda dare ai rapporti con gli altri presidenti di regioni ordinarie e, in una dimensione internazionale, con il Gruppo europeo di cooperazione internazionale.

Ulteriori riflessioni le pone all'Aula Simona Liguori (Cittadini) per la quale le linee programmatiche appaiono condivisibili in tema di autonomia purché quest'ultima sia coniugata ad ambiti importanti quali istruzione, scuola e integrazione dei giovani nel mondo del lavoro.

In materia di sanità - prosegue - constatiamo che non ci sarebbe la volontà di avviare una controriforma, e auspicabile è che dall'apertura al dialogo si passi al coinvolgimento dei soggetti interessati, magari sotto forma di una Consulta delle professioni sanitarie, considerata anche la grave sofferenza che sta vivendo il personale medico e infermieristico.

Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) esprime difficoltà nel prendere posizione sul documento, ricco di titoli ed enunciazioni in grandissima parte condivisibili, ma che non contiene alcun riferimento alla situazione difficile che sta vivendo questa regione da oltre dieci anni, una regione che sta perdendo, retrocedendo nelle classifiche nazionali, con un Pil diminuito di quasi due punti in più rispetto al resto d'Italia.

Critico su alcune enunciazioni improntate ancora alla campagna elettorale, come il tema dei profughi, Moretuzzo invita piuttosto a ragionare su un piano di sviluppo straordinario che non poggi solo sulle agevolazioni fiscali, ma sulle peculiarità del territorio. Abbiamo strumenti eccezionali - conclude - il primo dei quali è la nostra specialità. E' un elemento fondamentale che va rilanciato con risorse perché non risulti una scatola vuota, uno strumento mortificato e messo a durissima prova dagli accordi stretti con lo Stato.

(segue)



Trieste: Consiglio regionale, dibattito dichiarazioni programmatiche