News


Citt: Centis-Liguori, no a programma Fedriga, dialogo condizionato

07.06.2018
18:35
(ACON) Trieste, 7 giu - COM/MPB - "Abbiamo visto due Fedriga, uno che in campagna elettorale ha preso tutto a picconate, un altro che nel suo programma procede con maggiore prudenza". A dirlo è Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini in Consiglio regionale, intervenuto oggi commentando le linee programmatiche del neo Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Centis ha esordito ringraziando gli elettori che da oltre 15 anni riconoscono al movimento dei Cittadini un ruolo attivo in Consiglio Regionale rappresentando una posizione civica, laica, che sa cogliere le istanze dei territori e trasformarle in atti concreti.

"Cogliamo il fatto che c'è un riconoscimento implicito del valore dei principi ispiratori delle riforme attuate dal centrosinistra - ha detto il capogruppo dei Cittadini entrando nel merito del programma - e su questo piano, se la strada sarà quella di guardare avanti migliorando ciò che è stato fatto, ci sarà da parte nostra una collaborazione attiva nell'interesse dei cittadini della nostra Regione. Diversamente, se a prevalere sarà l'impostazione distruttiva vista in campagna elettorale, faremo un'opposizione senza sconti perché tornare indietro non porta benefici a nessuno".

Il capogruppo dei Cittadini ha rivolto poi specifiche proposte al presidente della Regione: "sul tema della semplificazione legislativa - ha detto - per ogni nuova legge dovremmo porci l'obiettivo di abrogarne due, è un obiettivo centrale per garantire rapido accesso alle norme e chiarezza delle regole". E sulla cultura, l'appello "a ottenere autonomia nella gestione dei beni culturali statali presenti nella nostra regione e parallelamente restituire piena autonomia gestionale a Villa Manin". Centrale, per Centis, anche il tema della sicurezza che passa per il rafforzamento della polizia locale: "Troppi Comuni hanno carenza di vigili, si parta dall'incremento delle risorse umane, mantenendo l'impostazione di rete prevista con le unioni territoriali". La consigliera regionale Simona Liguori ha chiesto con forza un coinvolgimento attivo degli operatori sanitari per migliorare l'attuale riforma: "Nel discorso del Presidente - spiega Liguori - si afferma che non ci sarebbe in programma di realizzare una controriforma della sanità e questo potrebbe essere un punto di partenza. Trovare una equilibrata e coerente distinzione tra i processi delle strutture ospedaliere e del servizio territoriale mantenendone la complementarietà è per noi un obiettivo condivisibile. Auspichiamo che dal dialogo si passi ad un coinvolgimento attraverso la forma di una Consulta delle professioni sanitarie con coinvolgimento attivo di medici, infermieri, operatori socio sanitari e psicologi". Liguori ha inoltre posto l'accento sulla necessità che "vengano adottati strumenti necessari al territorio per i servizi dedicati alla cronicità, fragilità e disabilità. E' opportuno anche stanziare risorse per il superamento delle barriere architettoniche e per i presidi e gli ausili volti ad una vita autonoma".

Infine, per la consigliera Liguori l'autonomia regionale va fatta valere anche e soprattutto in tema di istruzione e scuola: "Riflettiamo sul fatto - ha detto - che l'Ufficio scolastico regionale ha il suo vertice nel Veneto ed è dunque necessario proseguire nel percorso avviato nella scorsa legislatura finalizzato ad esercitare direttamente tramite la Regione le funzioni dell'USR in modo da guadagnare piena autonomia".



I consiglieri regionali Simona Liguori e Tiziano Centis