Citt: Centis-Liguori, no a programma Fedriga, dialogo condizionato
(ACON) Trieste, 7 giu - COM/MPB - "Abbiamo visto due Fedriga,
uno che in campagna elettorale ha preso tutto a picconate, un
altro che nel suo programma procede con maggiore prudenza". A
dirlo è Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini in Consiglio
regionale, intervenuto oggi commentando le linee programmatiche
del neo Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia.
Centis ha esordito ringraziando gli elettori che da oltre 15 anni
riconoscono al movimento dei Cittadini un ruolo attivo in
Consiglio Regionale rappresentando una posizione civica, laica,
che sa cogliere le istanze dei territori e trasformarle in atti
concreti.
"Cogliamo il fatto che c'è un riconoscimento implicito del valore
dei principi ispiratori delle riforme attuate dal centrosinistra
- ha detto il capogruppo dei Cittadini entrando nel merito del
programma - e su questo piano, se la strada sarà quella di
guardare avanti migliorando ciò che è stato fatto, ci sarà da
parte nostra una collaborazione attiva nell'interesse dei
cittadini della nostra Regione. Diversamente, se a prevalere sarà
l'impostazione distruttiva vista in campagna elettorale, faremo
un'opposizione senza sconti perché tornare indietro non porta
benefici a nessuno".
Il capogruppo dei Cittadini ha rivolto poi specifiche proposte al
presidente della Regione: "sul tema della semplificazione
legislativa - ha detto - per ogni nuova legge dovremmo porci
l'obiettivo di abrogarne due, è un obiettivo centrale per
garantire rapido accesso alle norme e chiarezza delle regole". E
sulla cultura, l'appello "a ottenere autonomia nella gestione dei
beni culturali statali presenti nella nostra regione e
parallelamente restituire piena autonomia gestionale a Villa
Manin". Centrale, per Centis, anche il tema della sicurezza che
passa per il rafforzamento della polizia locale: "Troppi Comuni
hanno carenza di vigili, si parta dall'incremento delle risorse
umane, mantenendo l'impostazione di rete prevista con le unioni
territoriali".
La consigliera regionale Simona Liguori ha chiesto con forza un
coinvolgimento attivo degli operatori sanitari per migliorare
l'attuale riforma: "Nel discorso del Presidente - spiega Liguori
- si afferma che non ci sarebbe in programma di realizzare una
controriforma della sanità e questo potrebbe essere un punto di
partenza. Trovare una equilibrata e coerente distinzione tra i
processi delle strutture ospedaliere e del servizio territoriale
mantenendone la complementarietà è per noi un obiettivo
condivisibile. Auspichiamo che dal dialogo si passi ad un
coinvolgimento attraverso la forma di una Consulta delle
professioni sanitarie con coinvolgimento attivo di medici,
infermieri, operatori socio sanitari e psicologi". Liguori ha
inoltre posto l'accento sulla necessità che "vengano adottati
strumenti necessari al territorio per i servizi dedicati alla
cronicità, fragilità e disabilità. E' opportuno anche stanziare
risorse per il superamento delle barriere architettoniche e per i
presidi e gli ausili volti ad una vita autonoma".
Infine, per la consigliera Liguori l'autonomia regionale va fatta
valere anche e soprattutto in tema di istruzione e scuola:
"Riflettiamo sul fatto - ha detto - che l'Ufficio scolastico
regionale ha il suo vertice nel Veneto ed è dunque necessario
proseguire nel percorso avviato nella scorsa legislatura
finalizzato ad esercitare direttamente tramite la Regione le
funzioni dell'USR in modo da guadagnare piena autonomia".