Pd: Da Giau, diritti dimenticati, vigileremo su welfare padano
(ACON) Trieste, 7 giu - COM/CMC - "Nelle linee programmatiche
della giunta Fedriga abbiamo sentito frasi ben congegnate e
parole ammiccanti, ma poca traccia di contenuti. Certo non se ne
può fare una colpa al presidente Fedriga, catapultato
controvoglia in questa avventura. Meraviglia piuttosto che la
squadra che lo ha sostenuto non sia stata in grado di tradurre in
proposte alternative, chiare e credibili, i 5 anni di tormentoni
e slogan gridati". A dirlo è la consigliera regionale del Pd,
Chiara Da Giau nel suo intervento sulle linee programmatiche
illustrate dal presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga.
Nel suo intervento, Da Giau ha sottolineato in particolare il
tema dei diritti e dell'attenzione alle pari opportunità di tutti
i cittadini: "Al di là della suadente retorica, gli incisi del
discorso del presidente, l'enfasi e la fierezza con cui si è
parlato di famiglie naturali, l'uscita dalla rete nazionale
antidiscriminazione Ready, sono le prime pietre pesanti che
segnano la strada che la maggioranza di centrodestra sta
intraprendendo e che tristemente ci porta indietro, molto
indietro". Inoltre, ha detto ancora Da Giau, "non solo gli
omosessuali, sono tanti i cittadini che mancano nel programma
presentato: i giovani per esempio, le donne. Mancano anche nei
fatti per il momento. Le deleghe alle politiche giovanili e alle
pari opportunità non sono state assegnate. Una svista o una
mancanza di interesse dal momento che le intenzioni di occuparsi
in modo significativo di alcuni altri temi è stata enfatizzate
addirittura con l'istituzione di specifiche nuove deleghe.
Istruzione, formazione, ricerca sono introvabili nel programma.
Guadagnano però ben quattro righe quattro nel discorso di
insediamento". "Sono molto presenti però gli stranieri, i
migranti. Che sia ignoranza o deliberata intenzione, quelle che
nelle linee programmatiche sono indicate come le risposte
convincenti sulla gestione dei flussi migratori e che si stanno
concretizzando nelle dichiarazione dei giorni passati, sono
ancora proposte maciste che rullano diritto e diritti
costituzionali, europei, internazionali". E ancora, ha aggiunto
Da Giau, "una cosa non abbiamo certo fatto durante il nostro
governo: graduatorie del chi viene prima o dopo, perché non è la
persona ma l'intensità del bisogno l'unico criterio giusto in
base a cui determinare le priorità e sono proprio i bisogni che
non trovano risposte che generano disordine e anarchia.
Purtroppo abbiamo esperienza di come in questi tempi, sia facile
negare evidenze e ragionevolezza piegandole a visioni soggettive
puntando sulle paure della gente. Vigileremo quindi su quanto
enunciato sul modello di welfare padano che non difende i
cittadini ma li mette uno contro l'altro".