Morte pres. Romoli: cordoglio Gruppo consiliare Forza Italia
(ACON) Trieste, 14 giu - COM/MPB - Il Gruppo consiliare
regionale di Forza Italia - dichiara il capogruppo Piero Mauro
Zanin - è rimasto attonito e commosso alla notizia della
scomparsa del Presidente del Consiglio Regionale FVG, e collega
di partito, Ettore Romoli.
Ettore - continua Zanin - ha rappresentato per tutti noi un
esempio di come deve essere inteso l'impegno politico: mediazione
intelligente e rispetto delle Istituzioni, prova ne sia che la
sua elezione a Presidente del Consiglio ha superato i numeri a
disposizione della maggioranza che proponeva la sua candidatura.
Una passione politica che ha visto Romoli - ricorda Zanin -
consigliere comunale di Gorizia negli anno '80, co-fondatore di
Forza Italia, di cui era stato consigliere nazionale e
coordinatore regionale dal 1996 al 2003, responsabile per l'area
nord-est dal 2005. Quindi Senatore della Repubblica nella XII
legislatura (componente della Commissione finanze e tesoro e
della Giunta per gli affari comunitari di Palazzo Madama).
Consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia nell'VIII
legislatura, aveva ricoperto la carica consiliare di capogruppo e
giuntale di assessore alle finanze e programmazione. Deputato al
Parlamento della Repubblica nella XIV legislatura (componente
della Commissione finanze della Camera). Poi Sindaco di Gorizia
dal 2007 al 2017 e Presidente del Consiglio delle Autonomie
locali.
Ettore però - conclude Zanin - nel suo discorso di insediamento
ci ha lasciato il suo testamento politico e in particolare sulla
Regione e su come intendeva l'autonomia, indicandoci una guida
per la nostra l'attività che prenderemo a faro:
- "i rapporti, modificatisi negli anni della crisi economica, tra
Stato e Regioni e tra queste e le autonomie locali, devono essere
ricondotti ad una prospettiva di regionalismo rafforzato e di
sussidiarietà";
- "la difesa e la valorizzazione della specialità e
dell'autonomia del Friuli Venezia Giulia devono indurci alle
sfide e al confronto aperto senza rinchiuderci dentro steccati";
- "nel rapporto con il Governo, sarà determinante riprendere il
negoziato per rafforzare lo Statuto di Autonomia, soprattutto in
materia finanziaria e nella configurazione di un rapporto
autenticamente pattizio";
- "nel rapporto Stato/Regione" occorre puntare "per il confronto
paritario sulle regole fondamentali, il trasferimento di nuove
funzioni, nonché per la ridefinizione dei rapporti finanziari e
di compartecipazione al gettito erariale, che deve tener conto
delle funzioni attribuite alla Regione e delle risorse necessarie
per esercitarle".