Pd: Da Giau, la Regione non ha mai finanziato l'accoglienza diffusa
(ACON) Trieste, 15 giu - COM/RCM - "La Giunta leghista riesce a
dichiarare che toglie risorse dall'accoglienza diffusa dei
richiedenti asilo, quando nel Piano annuale queste risorse non ci
sono. È una propaganda priva di contenuti quella che il
presidente Fedriga, per bocca e mano dell'assessore regionale
Roberti, fa ancora una volta dimostrando la totale non conoscenza
dei fatti e delle competenze della Regione".
Così la consigliera regionale del Pd Chiara Da Giau, commentando
le dichiarazioni dell'assessore alla Sicurezza, Pierpaolo
Roberti, in tema di immigrazione. E aggiunge: "Dobbiamo attendere
di vedere la delibera per comprendere quali tagli siano stati
apportati al Piano annuale per l'immigrazione in modo più
preciso, ma già dalle dichiarazioni possiamo dire che la Giunta è
quanto meno confusa e tende a voler confondere, vendendo fumo,
anche i cittadini.
"L'accoglienza diffusa è, infatti, attività gestita e finanziata
dal Governo attraverso le Prefetture. La Regione non finanzia
accoglienza diffusa - attacca la consigliera -.
"Il Piano annuale dell'immigrazione (che ha avuto parere
favorevole trasversale in VI Commissione consiliare, a fine
legislatura precedente) comprende iniziative che si rivolgono
agli stranieri che hanno già ottenuto protezione e hanno permesso
di soggiorno: le convenzioni per poter far lavorare queste
persone, la loro formazione professionale e impedire che
finiscano nei giri di sfruttamento e delinquenza, per esempio.
Cose chieste da tutti. Inoltre mira a risolvere alcune criticità
nella gestione e inserimento di queste persone per le quali gli
enti locali, le associazioni di categoria, la società intera
hanno lungamente chiesto aiuto alla Regione.
"Sono interventi che garantiscono quella sicurezza sociale che
tanto la Lega sbandiera e che altro è dallo Stato di polizia che
ci viene proposto.
"È davvero triste, ma purtroppo emblematico - aggiunge la Da Giau
-, che la stessa competenza regionale sull'immigrazione sia
passata sotto la delega alla Sicurezza, togliendola da quella
alla Solidarietà che certo restituiva molto di più l'immagine di
una Regione avanzata dal punto di vista umano, culturale,
sociale".