V Comm: approvata pdl personale e vitalizi consiglieri
(ACON) Trieste, 20 giu - RCM - La V Commissione consiliare
presieduta da Diego Bernardis (L), presente l'assessore regionale
alla Funzione pubblica e alla Semplificazione, Sebastiano
Callari, dopo un articolato dibattito ha approvato a maggioranza,
con i voti favorevoli del centrodestra e l'astensione delle
opposizioni di centrosinistra e M5S, la legge proposta da Piero
Mauro Zanin (FI), Mauro Bordin (L), Mauro Di Bert (Progetto FVG),
Giuseppe Sibau (Ar) e Alessandro Basso (FdI/An), con cui si
intende modificare alcuni articoli di quattro leggi regionali
riguardanti il personale delle segreterie dei gruppi consiliari e
gli assegni vitalizi che spettano ai consiglieri regionali
cessati dal mandato.
Il provvedimento ha registrato una modifica sostanziale
consistente nello stralcio dell'articolo 1 per permettere, così,
a un gruppo ristretto di lavoro di approfondire gli aspetti
legati al limite numerico del personale assegnato alle segreterie
dei gruppi consiliari, come previsto dalla legge regionale
52/1980. La questione è stata sollevata in primis dai consiglieri
dei gruppi più piccoli, dai Cittadini con Tiziano Centis a FdI/An
con Giacomelli.
Dall'assessore Callari era arrivata la conferma che esiste un
budget blindato per il personale dei gruppi consiliari,
equivalente a 2.455.118,19 euro. "Fuori da qui non si va", aveva
detto l'assessore. "Nel 2017 sono stati spesi 2.029.000 euro; i
circa 400mila euro risparmiati sono rimasti in cassa, perché non
è obbligatorio spendere tutto. Ma se invece si ritiene più utile
farlo, non sta a me dire di no".
Della proposta iniziale sono, quindi, stati approvati: l'articolo
2 che, abrogando in parte la LR 8/2000, prevede che il personale
assegnato ai gruppi di appartenenza dei presidenti delle
Commissioni e di analoghi organi collegiali sia ridotto
complessivamente di una unità di categoria C o equiparata;
l'articolo 3 che, modificando l'articolo 6 della LR 3/2014,
consente anche al presidente e ai vicepresidenti del Consiglio
regionale, al pari del presidente della Regione e degli
assessori, di commutare un'unità di addetto di segreteria con
rapporto di lavoro a tempo pieno (36 ore) con due unità a tempo
parziale (18 ore ciascuno);
l'articolo 4 che, analogamente, toglie la limitazione temporale
sino alla XI legislatura dell'efficacia dell'articolo 6 bis
sempre della LR 3/2014, che consente il trasferimento di un
importo del contributo assegnato a un gruppo consiliare a un
altro gruppo consiliare appartenente alla stessa coalizione,
previa intesa tra i presidenti dei gruppi interessati;
l'articolo 5 che interviene ancora sulla LR 3/2014 prorogando
sino al 31 dicembre 2018 (oggi 30 giugno 2018) la sospensione
della rivalutazione annuale, su base Istat, dell'ammontare
mensile degli assegni vitalizi dei consiglieri regionali cessati
dal mandato;
l'articolo 6 che invece, entrando nel merito della LR 2/2015,
prevede la proroga al 31 dicembre 2018 della riduzione temporanea
degli assegni vitalizi (oggi 30 giugno 2018), prevista "qualora
il beneficiario dell'assegno sia in godimento di un assegno
vitalizio erogato dal Parlamento europeo, dal Parlamento
nazionale o da altro Consiglio regionale. A seguito della
riduzione, l'importo dell'assegno vitalizio non può essere
comunque inferiore a 1.500 euro mensili lordi"; la riduzione si
applica con criteri di progressività, secondo le specifiche
tabelle allegate alla legge;
da ultimo l'articolo 7 sull'entrata in vigore della legge il
giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale
regionale (Bur).
Si ritiene opportuno continuare nella direzione del contenimento
dei costi della politica - aveva spiegato Zanin - per
fronteggiare l'attuale contesto economico, anche facendo ricorso
a una misura provvisoria, ritenuta in linea con i criteri di
temporaneità, ragionevolezza e proporzionalità dettati della
Corte costituzionale per questo genere di interventi.
Non siamo nella condizione di poter già proporre un disegno più
organico, come ha affermato di volere anche il presidente Fedriga
- aveva aggiunto il forzista -, ma assicuro che non si tratta di
una proroga su proroga. Questi 6 mesi ci serviranno per un
approfondimento che sarà definito anche rispetto a una questione
di giustizia verso i cittadini; ci sono cose da analizzare bene
perché toccano temi come i diritti acquisiti e i ricorsi degli ex
consiglieri regionali.
"Sono 52 coloro che hanno un ricorso in piedi perché ritengono
che gli sia stato leso un diritto", aveva reso noto Franco Iacop
(Pd) dopo aver ripercorso la storia dei tagli alle indennità e ai
vitalizi a livello nazionale e regionale, dove a decidere per
riduzioni a scalare è stata la precedente legislatura,
intervenuta anche in merito alle spese per i gruppi, "materia
delicata - aveva aggiunto Iacop - dopo che pure la Corte dei
Conti si era mossa sui loro rendiconti". Anche da parte del Pd
c'è l'intenzione di presentare una proposta di legge in tema di
vitalizi, ora in itinere.
Il provvedimento è già stato calendarizzato nei lavori d'Aula di
lunedì prossimo, quando a relazionare saranno Zanin per la
maggioranza e Mauro Capozzella (M5S) con Francesco Russo (Pd) per
l'opposizione.
(immagini tv)