Cr: commemorata la figura del presidente Ettore Romoli (1)
(ACON) Trieste, 25 giu - MPB - La quinta seduta d'Aula della
XII legislatura si è aperta con la commemorazione, da parte del
vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini, della
figura del presidente Ettore Romoli, mancato alcuni giorni fa,
dopo una breve degenza ospedaliera, "lasciando - ha esordito
Mazzolini - in noi tutti e nelle persone che l'hanno conosciuto
un vuoto incolmabile per l'autorevolezza, la capacità di dialogo
e l'indipendenza di giudizio con cui avrebbe guidato la nostra
Assemblea legislativa".
Il vicepresidente ha quindi tracciato il percorso biografico e
politico di Ettore Romoli, soffermandosi sull'importante eredità
di esperienza che ha lasciato.
"Nato a Firenze il 9 aprile 1938, si era trasferito a Gorizia con
la famiglia nel 1954, dove il padre dirigeva il Consorzio
agrario. Dopo la laurea in economia e commercio, conseguita
all'Università di Trieste, prestò servizio militare come
ufficiale di complemento. Insegnò per diversi anni estimo e
ragioneria all'Istituto tecnico commerciale goriziano avviando
più tardi la professione di commercialista e, in questa veste, fu
tra i fondatori dell'ordine provinciale dei dottori
commercialisti che ebbe modo anche di presiedere.
"Avvicinatosi alla politica molto giovane, dopo una prima
esperienza come consigliere comunale di Gorizia, negli anni
Novanta fu tra i protagonisti della fondazione in Friuli Venezia
Giulia di Forza Italia, partito del quale è stato consigliere
nazionale, coordinatore regionale dal 1996 al 2003 e responsabile
per il Nordest dal 2005. Fedele per ventiquattro anni a questa
scelta, non si chiuse mai nelle rigide logiche di partito,
rimanendo sempre un'anima libera, coerente con se stesso e con la
politica che faceva, con l'autorevolezza che gli derivava dalla
dirittura morale con cui ha condotto la sua vita.
"Nel 1994 Romoli venne eletto al Senato della Repubblica entrando
a far parte della Commissione Finanze e Tesoro, della Giunta per
gli Affari Comunitari e della Commissione di Vigilanza sulla
Cassa Depositi e Prestiti.
"Nell'ottava legislatura entrò in Consiglio regionale ricoprendo,
dal 1998, il ruolo di assessore alle finanze e alla
programmazione nella Giunta guidata da Roberto Antonione, dando
prova delle capacità politiche e professionali, di apertura alle
istanze delle opposizioni e di attenzione rigorosa agli
interventi regionali in tema di bilancio.
"Candidatosi alle elezioni politiche del 2001, venne eletto alla
Camera dei Deputati, entrando a far parte della Commissione
Finanze. Tra le altre iniziative, presentò alcune proposte
concernenti il regime fiscale delle aree di confine nel settore
commerciale, gli incentivi per la crescita del sistema produttivo
del Friuli Venezia Giulia e un'iniziativa legislativa di modifica
dello Statuto regionale per assicurare un seggio alla minoranza
slovena.
"Nel 2007 diventò sindaco di Gorizia con il 51% dei voti,
sostenuto da una coalizione di centrodestra. Nel corso del suo
primo quinquennio sono state realizzate importanti opere di
riqualificazione urbana e rafforzati i legami con la città di
Nova Gorica e il Comune di Sempeter. Nel 2012 fu rieletto al
primo turno con un largo consenso che testimoniò ancora una volta
l'affetto della Città per il Suo Sindaco, una persona che sapeva
rapportarsi con disponibilità e umiltà con tutti gli
interlocutori.
"Negli ultimi anni di mandato Ettore Romoli guidò il Consiglio
delle Autonomie Locali con l'esperienza e la capacità che gli
erano riconosciute da tutti i componenti.
"Coerentemente con il suo lungo percorso politico aveva
continuato a rappresentare una parte importante del partito che
aveva contribuito a fondare anche se negli ultimi anni la sua
attività era meno volta all'impegno diretto. Non avvertiva il
peso delle cose vissute e non smetteva mai di sentirsi
politicamente giovane, per Lui c'era sempre un futuro da
immaginare e delle cose da fare.
"Nelle consultazioni regionali del 29 aprile scorso, con 1996
preferenze, fu il consigliere regionale di Forza Italia più
votato della Regione, un risultato che lo proiettò per
esperienza, percorso politico-amministrativo, profilo dialogante
ed aperto, verso la presidenza del Consiglio regionale.
Cari colleghi, il 22 maggio scorso, in quest'Aula raccolse
consensi anche tra i gruppi di opposizione a conferma delle
qualità e della levatura morale che gli erano unanimemente
riconosciute.
"Pur sapendo di essere ammalato e di dover affrontare un lungo
periodo di cure aveva intrapreso questa nuova esperienza con la
passione, l'impegno e la dedizione che lo avevano sempre
caratterizzato. Pur essendo una persona timida, che non tradiva i
suoi sentimenti, era razionale e ironico, dotato di
un'intelligenza e un'educazione che non si riscontrano
facilmente. Era solito ripetere che sarebbe morto lavorando, ma
il grande impegno non era per se stesso, ma per gli obiettivi che
si prefiggeva, per la sua idea di società, per Gorizia e il suo
territorio.
"Era una persona che non portava rancore, guardava il lato
positivo delle cose e ricordava come, al termine del mandato di
Sindaco, i primi cittadini dei Comuni della vicina Slovenia gli
avessero donato un quadro in segno di riconoscenza per quanto
aveva fatto per costruire un percorso di crescita e comprensione
tra le Comunità dell'area vasta a cavallo del confine che,
secondo i suoi proponimenti, doveva portare innanzitutto a una
riconciliazione umana e politica.
Era molto orgoglioso del fatto che l'ultimo bilancio di
previsione del Comune di Gorizia fosse stato approvato senza voti
contrari perché anche le opposizioni avevano riconosciuto
l'impegno straordinario del sindaco Romoli per la città.
"Aveva instaurato un rapporto di fraterna amicizia, che andava
oltre il legame personale, con pochissime persone con cui si
sentiva quotidianamente, anche solo per un saluto, uno sfogo, un
commento su qualche notizia giornalistica. A queste, poche ore
prima dell'ultimo ricovero, confidò di non avere paura, fedele al
fatalismo con cui guardava al domani".
Mazzolini infine, esprimendo il cordoglio dell'Assemblea
legislativa regionale ai figli Francesca e Andrea e alle nipotine
Adele, Elda e Licia, ha ricordato che il concerto si terrà
giovedì 19 luglio, sotto l'egida del Consiglio regionale, ai
piedi dell'Ara Pacis di Medea, in occasione del centenario della
conclusione della grande guerra, sarà dedicato anche al
presidente Ettore Romoli che aveva voluto confermare l'impegno
del Consiglio per questo evento.
"Sarà un modo di ricordarlo ancora una volta e di sentirlo vicino
a noi - ha detto il vicepresidente.
"Ciao Presidente, ciao Ettore" è stato il saluto finale al quale
si è unita l'Aula con un lungo applauso.
(foto, immagini tv)
(segue)