Cr: approvato Rendiconto Consiglio regionale 2017 (3)
(ACON) Trieste, 25 giu - RCM - Anche l'Aula, dopo che già lo
aveva fatto l'Ufficio di presidenza lo scorso aprile, ha
approvato il Rendiconto del Consiglio regionale per l'anno 2017,
a cui sono allegati i rendiconti 2017 dei gruppi consiliari.
Il totale delle entrate riscosse - ha reso noto Francesco Russo
(Pd) quale relatore unico del Rendiconto - è stato di
18.533.797,13 euro, al netto delle spese per conto terzi/partite
di giro che sono state pari a 3.601.964,54 euro: totale
complessivo delle entrate 22.135.761,67 euro. La spesa sostenuta,
al netto delle spese per conto terzi/partite di giro
(3.601.964,54) e dell'avanzo libero 2016 restituito al bilancio
regionale (1.430.610,59) è stata di 16.460.012,88 euro: totale
complessivo della spesa 21.492.588,01 euro.
La tendenza alla diminuzione della spesa - ha aggiunto Russo - è
confermata anche nel 2017. Non considerando la spesa registrata
nell'esercizio 2013, anno in cui sono state sostenute spese
straordinarie derivanti dal cambio di legislatura per indennità
di fine mandato (3.297.280,53 euro) e restituzione dei contributi
pro assegno vitalizio (1.938.261,85 euro), la spesa è passata da
23.787.009,26 euro nel 2012 a 16.460.012,88 euro nel 2017, con
una riduzione pari al 30,80%.
Entrando nel dettaglio, si nota che la spesa più consistente,
pari all'83,23% delle risorse impiegate, anche nell'esercizio
2017 è stata quella relativa ai costi del sistema
politico-istituzionale. In particolare, il 45,18% della spesa è
stata impiegata per il pagamento delle competenze spettanti agli
ex consiglieri regionali (il 45,01% per gli assegni vitalizi e lo
0,17% per il pagamento di indennità di fine mandato) e il 38,05%
per la corresponsione del trattamento economico spettante ai
consiglieri regionali in carica.
Russo ha evidenziato che, in virtù della diminuzione del numero
dei consiglieri (da 59 a 49) determinata dalla legge
costituzionale 1/2013, nonché in forza della legge regionale
10/2013, la spesa per il trattamento economico dei consiglieri in
carica è passata da quasi 10 milioni (9.965.666,07) nel 2012 a
poco più di 6 (6.263.855,91) nel 2017, restando al di sotto dei
6,5 milioni sin dall'esercizio 2014.
La LR 10/2013 - ha ricordato sempre l'esponente Dem - ha
modificato anche i parametri per determinare il contributo per le
spese di funzionamento spettante ai gruppi consiliari, fissando
un limite alle risorse da destinare annualmente alla spesa per il
personale assegnato (prevedendo che una parte del budget
destinato a tali spese possa essere gestito direttamente dal
presidente del gruppo). Ciò ha determinato la riduzione della
spesa per i gruppi consiliari, che è passata dai quasi 3 milioni
(2.983.839,37) del 2012 ai 419.162,16 euro del 2017.
Relativamente alle competenze erogate agli ex consiglieri, si
registra una costante diminuzione della spesa, determinata
principalmente dalla riduzione temporanea della misura
dell'assegno vitalizio introdotta dalla LR 2/2015, dalla
riduzione del numero dei soggetti percipienti conseguente anche
all'innalzamento dell'età prevista per entrare in godimento del
vitalizio (che la LR 2/2015 ha portato da 60 a 65 anni), nonché
dalla scelta operata da 24 ex consiglieri di richiedere la
restituzione dei contributi versati, con conseguente rinuncia al
diritto alla corresponsione dell'assegno. Ha altresì contribuito
al contenimento della spesa la sospensione della rivalutazione
annuale della misura dell'assegno vitalizio.
E' poi stato individuato in 781.094,65 euro il limite complessivo
di spesa del Consiglio regionale per l'anno 2017, relativo a
spese quali studi e incarichi di consulenza, relazioni pubbliche,
convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza, mobili e arredi.
Il relatore si è, quindi, soffermato sulle voci relative alle
entrate complessive, parlando poi più nel dettaglio delle voci
che compongono la spesa complessiva.
La votazione del Rendiconto ha registrato i consensi trasversali
dei consiglieri, del presidente Fedriga e dell'assessore Zannier,
astenuti il M5S e gli assessori Zilli, Roberti e Bini.
(foto; immagini tv)
(segue)