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Cr: ddl funzioni Uti, relatore di maggioranza Capozzella (4)

28.06.2018
13:48
(ACON) Trieste, 28 giu - MPB - Primo a intervenire il relatore di maggioranza Mauro Capozzella (M5S) per il quale si tratta di una norma d'urgenza che è tuttavia ben lontana dal risolvere i problemi ancora sul tappeto. Riteniamo - ha affermato - che la modifica degli enti locali non funzioni non essendo stata preventivamente condivisa e organizzata: ora paghiamo una riforma calata dall'alto e generica, che non è entrata nel dettaglio organizzativo lasciando vasti territori allo sbando.

Ricordando che già prima della creazione delle Uti c'erano funzioni aggregate fra Comuni, per Capozzella, qualora l'obiettivo delle Uti fosse stato incentivare l'aggregazione di funzioni, si poteva spingere nell'incentivare tale modalità. Inoltre, per il relatore, la chiusura delle Province ha comportato che le funzioni in capo a esse venissero smistate fra Regione e Comuni, complicando ancor più le cose dato che constestualmente nasceva un soggetto nuovo. Razionalmente invece si sarebbe dovuto prima smantellare le Province, smistare in maniera ordinata le loro funzioni tra Regione e Comuni e solo successivamente creare le Uti mettendoci dentro le funzioni - vecchie e nuove - dei Comuni.

Se l'obiettivo delle Uti era generare economie di scala e conseguenti risparmi di spesa, a oggi non sono stati provati, ha sottolineato il relatore evidenziando anche l'aspetto dello svilimento democratico: le Uti oggi sono un ente locale definito con specifica personalità giuridica, ma non elettivo; la legge prevede che partecipino solo i sindaci, così i Consigli comunali e specialmente la minoranza perdono di significato, devolvendo all'assemblea dei sindaci la maggior parte delle materie di pertinenza dei Comuni e senza che ci sia la possibilità di discuterne nei Consigli comunali.

Tanto varrebbe obbligare alle fusioni, almeno chi decide è eletto direttamente e non demandato - è la provocazione di Capozzella che, chiedendosi dove si voglia andare, evidenzia come la norma nulla dica circa i servizi di prossimità: se i riferimenti alle cose pratiche servono per dire che lo scopo è soddisfare il fabbisogno del cittadini, nella realtà c'è un grande problema organizzativo che non migliora ma peggiora la soddisfazione.

(foto, immagini tv)

(segue)



Il consigliere regionale Mauro Capozzella (M5S)