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M5S: Sergo, individuare cause e responsabilità inquinamento acque

28.06.2018
16:48
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/CMC - "Come al solito tocca al MoVimento 5 Stelle fare luce sulla situazione ambientale della Laguna di Marano e Grado e del litorale. Da mesi segnaliamo le ordinanze di divieto di consumo diretto dei molluschi che riguardano non solo le acque lagunari ma anche lo specchio d'acqua antistante le spiagge di Lignano".

Ad affermarlo è il consigliere regionale Cristian Sergo (M5S). "Solo negli ultimi due mesi - prosegue Sergo - ci son state due ordinanze che riguardano la zona lagunare dove sfocia l'Aussa Corno e due ordinanze che riguardano le zone antistanti Lignano denominate, non a caso, Terrazza e Kursal. Tre di queste riguardano superamenti dei limiti di legge previsti nei molluschi del batterio escherichia coli, una invece riguarda la presenza di tetrodotossina in forma preoccupante, tanto da arrivare alla chiusura dell'area di raccolta più grande destinata alla raccolta dei molluschi in Laguna".

"La tetrodotossina, a differenza dell'escherichia coli, secondo l'Ispra è un potente veleno neurotossico che mantiene il suo effetto anche dopo la cottura dei cibi. Quindi la solita indicazione di non mangiare molluschi crudi non avrebbe nemmeno valore in questo caso, da qui la chiusura dell'area di raccolta interessata e la commercializzazione del prodotto.

"Come ricordato in Aula dall'assessore Scoccimarro la pericolosa tossina può avere un'origine dovuta alla presenza di alcuni pesci (palla e istrice) nelle nostre acque ma, come ricorda anche l'EFSA è risaputo che la sua origine sia associata anche ai proteobatteri, quindi anche l'escherichia coli stessa.

"Attendiamo le risultanze dei monitoraggi avviati da Arpa FVG che dopo 27 giorni dall'ordinanza dell'Azienda sanitaria non hanno ancora dato alcun esito tant'è che l'ordinanza risulta tuttora vigente.

"Crediamo sia giunto il momento di individuare non solo la causa e l'origine della tetrodotossina, ma anche la causa e l'origine della presenza di escherichia coli che continua a essere individuata nelle nostre acque. L'ultimo caso risale a lunedì scorso quando, nel silenzio più assoluto, la chiusura dell'area di raccolta molluschi (non stiamo parlando di balneabilità, visto che sulle acque non ci sono stati ritrovamenti di batteri tali da portare a ordinanze a tutela dei bagnanti) ha interessato lo specchio d'acqua antistante la spiaggia di Lignano Sabbiadoro.

"Per la prima volta da anni è stato riscontrato un valore pari a 30 volte quello consentito (9200 UFC sui 230 consentiti), per cui si è arrivati al blocco della raccolta e della commercializzazione, vietata anche previa depurazione. Se il depuratore di Lignano che sversa nel mare Adriatico le acque depurate non è la causa di questi ritrovamenti in quanto le ultime analisi Arpa attestano il rispetto dei limiti previsti, allora qualcuno dovrebbe dirci, una volta per tutte, di chi è la responsabilità".



Il consigliere regionale Cristian Sergo (M5S)