M5S: Sergo, individuare cause e responsabilità inquinamento acque
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/CMC - "Come al solito tocca al
MoVimento 5 Stelle fare luce sulla situazione ambientale della
Laguna di Marano e Grado e del litorale. Da mesi segnaliamo le
ordinanze di divieto di consumo diretto dei molluschi che
riguardano non solo le acque lagunari ma anche lo specchio
d'acqua antistante le spiagge di Lignano".
Ad affermarlo è il consigliere regionale Cristian Sergo (M5S).
"Solo negli ultimi due mesi - prosegue Sergo - ci son state due
ordinanze che riguardano la zona lagunare dove sfocia l'Aussa
Corno e due ordinanze che riguardano le zone antistanti Lignano
denominate, non a caso, Terrazza e Kursal. Tre di queste
riguardano superamenti dei limiti di legge previsti nei molluschi
del batterio escherichia coli, una invece riguarda la presenza di
tetrodotossina in forma preoccupante, tanto da arrivare alla
chiusura dell'area di raccolta più grande destinata alla raccolta
dei molluschi in Laguna".
"La tetrodotossina, a differenza dell'escherichia coli, secondo
l'Ispra è un potente veleno neurotossico che mantiene il suo
effetto anche dopo la cottura dei cibi. Quindi la solita
indicazione di non mangiare molluschi crudi non avrebbe nemmeno
valore in questo caso, da qui la chiusura dell'area di raccolta
interessata e la commercializzazione del prodotto.
"Come ricordato in Aula dall'assessore Scoccimarro la pericolosa
tossina può avere un'origine dovuta alla presenza di alcuni pesci
(palla e istrice) nelle nostre acque ma, come ricorda anche
l'EFSA è risaputo che la sua origine sia associata anche ai
proteobatteri, quindi anche l'escherichia coli stessa.
"Attendiamo le risultanze dei monitoraggi avviati da Arpa FVG che
dopo 27 giorni dall'ordinanza dell'Azienda sanitaria non hanno
ancora dato alcun esito tant'è che l'ordinanza risulta tuttora
vigente.
"Crediamo sia giunto il momento di individuare non solo la causa
e l'origine della tetrodotossina, ma anche la causa e l'origine
della presenza di escherichia coli che continua a essere
individuata nelle nostre acque. L'ultimo caso risale a lunedì
scorso quando, nel silenzio più assoluto, la chiusura dell'area
di raccolta molluschi (non stiamo parlando di balneabilità, visto
che sulle acque non ci sono stati ritrovamenti di batteri tali da
portare a ordinanze a tutela dei bagnanti) ha interessato lo
specchio d'acqua antistante la spiaggia di Lignano Sabbiadoro.
"Per la prima volta da anni è stato riscontrato un valore pari a
30 volte quello consentito (9200 UFC sui 230 consentiti), per cui
si è arrivati al blocco della raccolta e della
commercializzazione, vietata anche previa depurazione. Se il
depuratore di Lignano che sversa nel mare Adriatico le acque
depurate non è la causa di questi ritrovamenti in quanto le
ultime analisi Arpa attestano il rispetto dei limiti previsti,
allora qualcuno dovrebbe dirci, una volta per tutte, di chi è la
responsabilità".