M5S: Ussai, evitare ulterioni tagli alla sanità triestina
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/RCM - Il consigliere regionale
Andrea Ussai (M5S) in Aula ha posto all'attenzione dell'assessore
alla Sanità, Riccardo Riccardi, i tagli e le criticità nella
dotazione del personale, evidenziati dal piano ferie estive
dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste.
"L'Asuits - ha accusato Ussai -, a causa dei vincoli di bilancio
per le spese del personale, ha limitato le misure previste per
assicurare lo svolgimento delle ferie all'assunzione (a tempo
determinato) di solo 15 infermieri e 15 operatori socio-sanitari
(Oss), laddove la necessità reale, visto il credito di ferie
annuali del comparto pari a 65.984 giorni, è stata stimata in 52
unità infermieristiche e 20 Oss".
A questo, Ussai ha aggiunto che il piano ferie comporterà anche
misure di riorganizzazione dell'offerta dei servizi che
porteranno alla chiusura e accorpamento di circa 50 posti letto
ospedalieri, con una manovra che prevede l'accorpamento delle
degenze dell'oncologia assieme a quelle di ematologia, la
chiusura estiva della Bic (Area di degenza a bassa intensità di
cura), riduzione dei posti letto in medicina d'urgenza,
trasferimento delle funzioni Acco (Accoglienza condivisa) in
pronto soccorso.
"La nostra preoccupazione - ha detto Ussai - deriva dalla
consapevolezza che queste misure non sono il frutto di un
ragionamento volto a migliorare il servizio o a renderlo più
efficiente, ma dalla difficile situazione economica e di carenza
di personale in cui versa l'Azienda triestina. Per questo
volevamo sapere dalla Giunta regionale cosa ha fatto per evitare
ulteriori tagli alla sanità triestina e risolvere le criticità
emerse nella dotazione del personale dal piano ferie estive.
"L'assessore Riccardi ci ha risposto che la sanità triestina non
ha avuto alcun taglio con l'assegnazione di oltre 9 milioni e
mezzo di euro. Riguardo alle criticità di dotazione del
personale, l'assessore ha richiamato la manovra del piano ferie,
che ha detto condiviso da tutti gli interlocutori, sindacati
compresi. Ma questo non risulta, dato che oltre a fare una
conferenza stampa i sindacati hanno cercato di evitare questa
riorganizzazione.
"Servono finanziamenti e non possiamo fermarci alle lettere di
intenti, seppur nobili, del presidente Fedriga. Da quando è stata
istituita, l'Asuits ha chiuso il bilancio sempre in negativo (il
2017 con più di 12 milioni di perdita). A pagarne il prezzo sono
i dipendenti, costretti a lavorare di più e pagati di meno (vedi
tagli al fondo della produttività) e i cittadini, perché la
carenza di personale si ripercuote sulla qualità dei servizi.
"È ora di fermare questo tipo di politica, mettere in sicurezza
gli ospedali e iniziare a rinforzare davvero il territorio
garantendo il personale necessario".