ProgFVG/AR: Di Bert, non obbligo ma libera scelta di adesione alle Uti
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/RCM - Nessun obbligo di adesione
all'Uti, ma una libera scelta dei Comuni. E' quanto illustrato
dal capogruppo di Progetto FVG/AR, Mauro Di Bert, quale relatore
di maggioranza e approvato dall'Aula come provvedimento urgente
in quanto riferito al termine del 1° luglio 2018 previsto per
completare il passaggio alle Uti di tutte le funzioni elencate
nell'articolo 26 della legge regionale 26/2014.
"Nessun slittamento di un anno come inizialmente proposto da
alcuni componenti del Consiglio delle autonomie locali (Cal), ma
libertà di decisione per le assemblee delle Unioni territoriali.
E' così rimosso un elemento di coercizione e si riconosce
l'autonomia degli enti locali - ha detto Di Bert all'Aula -
considerato che esistono situazioni molto diverse sul territorio,
con alcune Uti che hanno completato il trasferimento di funzioni,
per cui l'intervento normativo è ininfluente, ma altre stanno
procedendo all'attivazione di tutte le funzioni comunali residue.
"Con questa modifica - ha precisato il capogruppo di Progetto FVG
-, le loro Assemblee potranno valutare autonomamente i tempi
necessari per esercitare le funzioni in forma associata.
"Oggi in Aula abbiamo assistito a un sostanzioso esempio di ciò
che sarà la discussione sulla modifica della legge di riforma
degli enti locali e ne ho apprezzato il metodo - ha commentato
ancora Di Bert -. Da parte della maggioranza si tratta di un
gesto di assoluta responsabilità che va incontro alle esigenze
degli enti locali, riconoscendo la giusta autonomia decisionale
ai Comuni.
"Come già anticipato durante i lavori della V Commissione
consiliare dall'assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo
Roberti, l'intenzione della Giunta è quella di avviare una
riforma della legge regionale 26/2014 partendo da un dialogo e da
un confronto con gli enti locali. Modus operandi che condivido
pienamente - ha commentato ancora il capogruppo di Progetto
FVG/AR -. Non si tratta di mettere in discussione tutto quello
che i Comuni hanno realizzato, ma di tener conto delle esperienze
positive degli enti locali, arrivando a un riequilibrio delle
risorse a favore dei territori".
Di Bert ha, quindi, apprezzato i riscontri avuti grazie alle
audizioni chieste dall'opposizione in V Commissione. Ciò
"dimostra concretamente che è stato avviato un percorso virtuoso
e positivo per affrontare una riforma, certamente complessa, ma
con la finalità di riconoscere maggiore autonomia agli enti
locali per migliorare i servizi e per accrescere lo sviluppo
delle comunità locali".