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FI: Camber, continua la penalizzazione dell'ospedale di Trieste

03.07.2018
19:25
(ACON) Trieste, 3 lug - COM/MPB - "Formalmente i tagli e le chiusure sono stati annunciati come parte della manovra volta ad assicurare le ferie estive al personale sanitario - dichiara Piero Camber, presidente della IV Commissione e consigliere regionale di Forza Italia -, ma visti i precedenti sorge il legittimo sospetto che ad estate finita ben difficilmente verranno riattivati i servizi e i letti soppressi.

"Infatti - spiega Camber -, nella manovra estiva troviamo la riduzione di 50 posti letto, tutti quelli cioè della Medicina a bassa intensità di cure, allocata al Maggiore, che consentiva di alleggerire la pressione sui reparti medici di Cattinara, sempre ipersaturi (basta ricordare il fenomeno dei malati ospiti fuori reparto che inevitabilmente tenderanno a crescere; vi è poi la riduzione di 8 posti letto tagliati alla Medicina d'Urgenza, settore questo già destrutturato, al quale si era tolto lo status di struttura autonoma, accorpandola al Pronto soccorso): ai triestini fu raccontato che non sarebbe cambiato niente, anzi sarebbe stato ancora meglio, infatti ora si chiude un quarto del reparto, ulteriore passo verso lo smantellamento di questo prezioso servizio; inoltre sono stati ridotti anche gli spazi già esigui del Pronto soccorso di Cattinara per sistemare i letti dell'accoglimento di medicina; così si moltiplicheranno i pazienti messi in barella in sosta nei corridoi e negli atri del Pronto Soccorso, con ulteriore precarizzazione del reparto stesso. "Del resto - ricorda il consigliere - il bilancio 2017 dell'Azienda Sanitaria Triestina si è chiuso con un buco di circa 12 milioni di euro: ma si può parlare di risparmi quando si parla di Ospedali?

"Il territorio sembra soffrire meno delle ristrettezze di bilancio - continua Camber -, o almeno questa è l'impressione che si ricava osservando il susseguirsi di provvedimenti che comportano anche cospicui stanziamenti alle varie cooperative che collaborano con l'Azienda. Infatti l'ultima notizia è il via libera all'attivazione di 4 nuove strutture semplici di psichiatria che si aggiungono alle 5 strutture complesse già esistenti e la firma del decreto n. 525 dd 28 giugno 2018 "Definizione dotazione organica" ove vengono stabiliti 19 posti di dirigente professioni sanitarie. Tutte scelte apicali che verranno fatte con quali modalità? Fiduciarie o concorsuali?

"E' importante precisare - spiega Camber - che non si mettono in discussione il valore e l'impegno delle strutture psichiatriche, né la necessità di nuovi dirigenti e neppure si contesta l'utilità del lavoro svolto dalle cooperative: ma nel momento di grave crisi economica che sta attraversando la sanità regionale si suggerisce di definire una scala di priorità misurata sulla base degli effettivi bisogni di assistenza dei cittadini piuttosto che sulla mera appartenenza a gruppi esclusivi.

A ben guardare - conclude Camber - sono tutte azioni coerenti con la riforma della sanità del Friuli Venezia Giulia, Serracchiani/Telesca, che però è stata bocciata anche dalla Corte dei Conti: infatti dalla relazione di "Controllo sulla gestione afferente al settore della sanità regionale anni 2014-2017", depositata dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti emerge che "Il coordinamento della presente attività di controllo con quelle svolte in ambito nazionale dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti ha permesso di evidenziare il peggioramento registrato nel 2016, rispetto al 2012, nelle dotazioni delle strutture ospedaliere pubbliche regionali, con un decremento di impianti, apparecchiature e attrezzature disponibili in Friuli Venezia Giulia manifestatosi in misura ben più ampia rispetto a quanto accaduto nella altre regioni".

"Diminuzione di concorrenzialità nel confronto con le altre regioni, eccessivi costi per il personale, elevata spesa pro capite: questi sono solo alcuni dei problemi rilevati dalla Corte dei Conti che aveva già evidenziato alcune criticità sulla riforma sanitaria del 2014. Forse è il caso di sospendere tale riforma?", è la chiosa del consigliere forzista.



Il consigliere Piero Camber (FI)