M5S: Sergo, mozione contro liberalizzazione del commercio
(ACON) Trieste, 10 lug - COM/CMC - "Milleduecentoventinove
esercizi commerciali chiusi dal 2009 al 2017 nella sola regione
Friuli Venezia Giulia dovrebbero bastare a far capire che la
liberalizzazione del commercio, voluta dal Governo Monti nel
2011, non ha prodotto i risultati auspicati. Se questa
carneficina non fosse sufficiente a dimostrare l'inutilità delle
norme approvate, si aggiungano gli effetti prodotti per gli
operatori del settore: più precarietà, licenziamenti collettivi,
ammortizzatori sociali, salari più bassi, consumi ridotti,
continue autorizzazioni di grandi superfici di vendita".
Così il consigliere regionale Cristian Sergo ha commentato le
dichiarazioni dell'assessore Bini, annunciando contestualmente la
presentazione di una mozione a sostegno delle proposte avanzate
in Parlamento dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega.
"Quella che già sette anni fa appariva a tutti come una manovra
che avrebbe favorito solo i grandi supermercati e i centri
commerciali si è dimostrata un'arma a doppio taglio, considerato
che anche la grande distribuzione segue questo trend e numerose
sono le catene in grosse difficoltà che devono chiudere punti
vendita".
"Le parole dell'assessore Bini sulla necessità di mantenere in
essere la liberalizzazione del commercio appaiono scollate dalla
realtà. Per fare chiarezza e ribadire, che nonostante il
centrodestra sia ora alla guida della Regione, il Consiglio
Regionale del Friuli Venezia Giulia rimane coeso nella battaglia
contro il provvedimento del Governo Monti".
"E' assolutamente incomprensibile" - ha ribadito Sergo - "come un
assessore regionale sostenuto dalla Lega vada contro quelle che
sono non solo le intenzioni del suo schieramento a livello
nazionale, ma soprattutto quelle del Presidente Fedriga,
co-firmatario di una proposta di legge per superare le
liberalizzazioni selvagge".
"Siamo sicuri che l'Aula, alla prima occasione possibile, voterà
a favore della nostra mozione all'unanimità, così come già
avvenuto nel 2013, nella consapevolezza che questa volta sarà
l'ultima".