Cr: discorso di insediamento del presidente Zanin (2ter-ultima parte)
(ACON) Trieste, 16 lug - MPB - 'Se è vero che dobbiamo cercare
di contribuire alla costruzione di un nuovo regionalismo e di un
nuovo europeismo è altrettanto necessario che restituiamo ruolo e
prospettiva ai Comuni che rappresentano la cinghia di
trasmissione tra Regione e Comunità locali. Queste soffrono
ancora i paralizzanti vincoli del patto di stabilità che
impediscono spesso di erogare migliori servizi e di realizzare,
pur in presenza delle risorse necessarie, opere essenziali per i
Comuni.
'La rivisitazione della legge regionale che ha portato alla
costituzione delle Unioni Territoriali deve indurci a pensare a
una diversa articolazione territoriale che individui dimensione e
funzioni di Aree vaste condivise, oltre che da Consiglio e
Giunta, anche dai territori di cui si compone la Regione. Un
compito che possiamo affrontare coinvolgendo il CAL e l'ANCI per
elaborare proposte che consentano di varare provvedimenti che
diano maggior spazio a sussidiarietà orizzontale e verticale,
evitando di costruire un nuovo centralismo regionale.
'Nel rapporto con il Governo sarà necessario riprendere il
negoziato per introdurre norme che rafforzino lo Statuto di
autonomia con il trasferimento di nuove funzioni e la
ridefinizione dei rapporti finanziari e di compartecipazione al
gettito erariale, che la recente intesa con lo Stato ha
indebolito, in considerazione delle funzioni attribuite al Friuli
Venezia Giulia e dei prelievi legati all'abbattimento del debito
e agli obiettivi di risanamento della finanza pubblica.
'A questo proposito sarà determinante il ruolo del Commissione
paritetica Stato/Regione per il confronto sulle regole
fondamentali del rapporto pattizio per il trasferimento di nuove
funzioni e per la rinegoziazione dei rapporti finanziari. Gli
ultimi anni sono stati caratterizzati dalla crisi finanziaria
internazionale che ha riversato il peso della recessione su
imprese, famiglie, lavoratori, giovani che hanno dovuto
sopportare sacrifici e disoccupazione, contrazione di reddito e
cambio di stili di vita.
'E' vero che la globalizzazione può offrire opportunità e
conoscenza, ma porta con sé il rischio di nuove marginalizzazioni
che non possono essere sottovalutate o ignorate. A partire dal
rallentamento dell'economia reale, dalla mancanza di lavoro che
penalizza in modo devastante soprattutto le generazioni più
esposte. Dobbiamo riservare un'attenzione particolare agli
anziani, ai disabili, ai cittadini in condizione di disagio
sociale e purtroppo anche di povertà alimentare.
'Non possiamo più chiudere gli occhi davanti alla dura realtà che
nella nostra Regione non si fanno più figli, che siamo entrati in
un lungo inverno demografico che prima degli inevitabili
scompensi economici ci toglie la speranza di futuro. Sarà sul
sostegno reale e concreto alla famiglia che si giocheranno tutte
le politiche di sviluppo e prospettiva della nostra Regione.
'La nostra Regione oggi più di ieri è chiamata a dare risposte
vere con azioni e risultati che devono avere al centro, oltre che
la famiglia, le imprese, la produzione, gli imprenditori, le
professioni e il ceto medio che sono schiacciati dal peso di una
crisi che sembra non avere fine, pur emergendo segnali di una
debole inversione di tendenza.
'Soltanto così potremmo restituire certezze e serenità alle
famiglie, ai pensionati che hanno lavorato tutta la vita e che
faticano ad andare avanti, ai troppi giovani che sono costretti
ad emigrare o devono ripiegare su forme di precariato che
facciamo difficoltà a condividere.
'Ritengo che la nostra sede Istituzionale debba essere il più
possibile aperta e trasparente perché questo palazzo, dove opera
la massima rappresentanza elettiva del Friuli Venezia Giulia,
deve essere la casa di tutti i cittadini. In questo senso devono
essere valutate positivamente tutte le occasioni che ci
consentiranno di favorire e promuovere momenti di incontro con
Associazioni, rappresentanze economiche e istituzionali, realtà
locali, cittadini.
'Mi adopererò perché l'attività della Conferenza dei Capigruppo
favorisca il confronto tra maggioranza ed opposizione e assicuri
ai lavori d'Aula e delle Commissioni, con l'impegno dei
Consiglieri, trasparenza e produttività; la Comunità regionale se
l'aspetta.
'La collegialità dell'Ufficio di Presidenza e la programmazione
condivisa dei lavori ci consentiranno di rendere efficace la
nostra azione e di valorizzare il personale delle diverse
strutture in cui opera e che ringrazio per il lavoro e la
collaborazione che garantiranno in questa legislatura.
'L'augurio che faccio a tutti noi lo prendo in prestito da Eliot
che disse: 'noi che non fummo sconfitti solo perché continuammo a
tentare'.'
(fine)