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Cr: discorso di insediamento del presidente Zanin (2ter-ultima parte)

16.07.2018
18:48
(ACON) Trieste, 16 lug - MPB - 'Se è vero che dobbiamo cercare di contribuire alla costruzione di un nuovo regionalismo e di un nuovo europeismo è altrettanto necessario che restituiamo ruolo e prospettiva ai Comuni che rappresentano la cinghia di trasmissione tra Regione e Comunità locali. Queste soffrono ancora i paralizzanti vincoli del patto di stabilità che impediscono spesso di erogare migliori servizi e di realizzare, pur in presenza delle risorse necessarie, opere essenziali per i Comuni.

'La rivisitazione della legge regionale che ha portato alla costituzione delle Unioni Territoriali deve indurci a pensare a una diversa articolazione territoriale che individui dimensione e funzioni di Aree vaste condivise, oltre che da Consiglio e Giunta, anche dai territori di cui si compone la Regione. Un compito che possiamo affrontare coinvolgendo il CAL e l'ANCI per elaborare proposte che consentano di varare provvedimenti che diano maggior spazio a sussidiarietà orizzontale e verticale, evitando di costruire un nuovo centralismo regionale.

'Nel rapporto con il Governo sarà necessario riprendere il negoziato per introdurre norme che rafforzino lo Statuto di autonomia con il trasferimento di nuove funzioni e la ridefinizione dei rapporti finanziari e di compartecipazione al gettito erariale, che la recente intesa con lo Stato ha indebolito, in considerazione delle funzioni attribuite al Friuli Venezia Giulia e dei prelievi legati all'abbattimento del debito e agli obiettivi di risanamento della finanza pubblica.

'A questo proposito sarà determinante il ruolo del Commissione paritetica Stato/Regione per il confronto sulle regole fondamentali del rapporto pattizio per il trasferimento di nuove funzioni e per la rinegoziazione dei rapporti finanziari. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla crisi finanziaria internazionale che ha riversato il peso della recessione su imprese, famiglie, lavoratori, giovani che hanno dovuto sopportare sacrifici e disoccupazione, contrazione di reddito e cambio di stili di vita.

'E' vero che la globalizzazione può offrire opportunità e conoscenza, ma porta con sé il rischio di nuove marginalizzazioni che non possono essere sottovalutate o ignorate. A partire dal rallentamento dell'economia reale, dalla mancanza di lavoro che penalizza in modo devastante soprattutto le generazioni più esposte. Dobbiamo riservare un'attenzione particolare agli anziani, ai disabili, ai cittadini in condizione di disagio sociale e purtroppo anche di povertà alimentare.

'Non possiamo più chiudere gli occhi davanti alla dura realtà che nella nostra Regione non si fanno più figli, che siamo entrati in un lungo inverno demografico che prima degli inevitabili scompensi economici ci toglie la speranza di futuro. Sarà sul sostegno reale e concreto alla famiglia che si giocheranno tutte le politiche di sviluppo e prospettiva della nostra Regione.

'La nostra Regione oggi più di ieri è chiamata a dare risposte vere con azioni e risultati che devono avere al centro, oltre che la famiglia, le imprese, la produzione, gli imprenditori, le professioni e il ceto medio che sono schiacciati dal peso di una crisi che sembra non avere fine, pur emergendo segnali di una debole inversione di tendenza.

'Soltanto così potremmo restituire certezze e serenità alle famiglie, ai pensionati che hanno lavorato tutta la vita e che faticano ad andare avanti, ai troppi giovani che sono costretti ad emigrare o devono ripiegare su forme di precariato che facciamo difficoltà a condividere.

'Ritengo che la nostra sede Istituzionale debba essere il più possibile aperta e trasparente perché questo palazzo, dove opera la massima rappresentanza elettiva del Friuli Venezia Giulia, deve essere la casa di tutti i cittadini. In questo senso devono essere valutate positivamente tutte le occasioni che ci consentiranno di favorire e promuovere momenti di incontro con Associazioni, rappresentanze economiche e istituzionali, realtà locali, cittadini.

'Mi adopererò perché l'attività della Conferenza dei Capigruppo favorisca il confronto tra maggioranza ed opposizione e assicuri ai lavori d'Aula e delle Commissioni, con l'impegno dei Consiglieri, trasparenza e produttività; la Comunità regionale se l'aspetta.

'La collegialità dell'Ufficio di Presidenza e la programmazione condivisa dei lavori ci consentiranno di rendere efficace la nostra azione e di valorizzare il personale delle diverse strutture in cui opera e che ringrazio per il lavoro e la collaborazione che garantiranno in questa legislatura.

'L'augurio che faccio a tutti noi lo prendo in prestito da Eliot che disse: 'noi che non fummo sconfitti solo perché continuammo a tentare'.'

(fine)



Il neopresidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, mentre legge il suo discorso di insediamento (foto ARC/GM)