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Cr: discorso di insediamento del presidente Zanin (2)

16.07.2018
18:44
(ACON) Trieste, 16 lug - MPB - 'Per quello che è successo non è per me un momento felice. Spero con il mio lavoro di poter recuperare un rapporto di fiducia con quanti ho già collaborato in passato e lavorerò in questi cinque anni'.

Sono state queste le prime parole del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, con riferimento all'andamento delle votazioni per l'elezione.

Zanin ha poi ha dato seguito alla lettura del discorso di insediamento:

'Ringrazio l'Assemblea regionale per la fiducia e la grande responsabilità affidatami, che assumo, nella consapevolezza di essere chiamato a svolgere un compito importante per assicurare l'imparzialità dell'Aula e i diritti dei singoli consiglieri, nell'interesse dell'intera comunità regionale. 'Eserciterò il mio mandato attenendomi alle disposizioni che regolano l'attività del Consiglio, garantendo funzionalità ai nostri lavori, nel rispetto reciproco tra maggioranza e opposizione, per dare piena dignità all'azione dell'Assemblea legislativa che deve essere improntata, guidata da un'etica della responsabilità, a quel forte senso delle Istituzioni che tutti noi dobbiamo rappresentare. 'La reciproca legittimazione è la condizione necessaria per cogliere lo straordinario significato di sedere in quest'Aula, con l'orgoglio di rappresentare la nostra Comunità regionale e di impegnarci responsabilmente per il bene dei nostri cittadini, con concretezza e serietà.

'La nostra missione, di tutti, dovrà essere quella di 'infondere la speranza anche in ciò che è provvisorio, nella dimensione politica e nella sfera delle istituzioni'. 'La speranza nei cieli non è nemica della fedeltà alla terra: è speranza anche per la terra'.

'Nel richiamare questi impegni, non posso non ricordare il presidente Ettore Romoli, esempio per noi tutti di rettitudine, indipendenza, apertura al dialogo e al confronto. Uomo di grande impegno con cui ha sempre assolto ai suoi compiti, dedicandosi al bene comune, ascoltando le esigenze dei cittadini e traducendo coerentemente la propria attività secondo le loro aspettative. Egli ci lascia un'eredità esigente. Lavorare e porre in essere azioni per il bene comune è il compito della buona politica perché le Istituzioni appartengono a tutti e noi abbiamo il dovere di colmare il distacco che si è formato tra i cittadini e le rappresentanze istituzionali, alle quali dobbiamo ridare la dignità che loro spetta attraverso la nostra attività quotidiana.

'In questo contesto va riconosciuto il ruolo centrale del Consiglio regionale come luogo in cui si concorre alla determinazione dell'indirizzo politico e programmatico del governo regionale. Consiglio e Giunta sono chiamati entrambi, seppur nella diversità delle rispettive funzioni ma sullo stesso piano, a rafforzare confronto e collaborazione per poter dare risposte efficaci e tempestive rispetto alle sfide che ci attendono.

'L'Assemblea legislativa, nelle sue diverse articolazioni, dovrà concentrarsi anche nel riordino e semplificazione di un corpus normativo che necessita di snellimento e chiarificazione, attraverso l'approvazione di testi unici settoriali e, per quanto possibile, di un processo di delegificazione. La sburocratizzazione che ci viene chiesta dai cittadini, dalle categorie economiche, dal sistema delle Autonomie locali, più che richiedere l'approvazione di nuove leggi, segnala l'esigenza della riduzione del peso delle normative esistenti.

'Al Consiglio regionale è assegnata anche una funzione di indirizzo e controllo sull'attività dell'Esecutivo che non si esercita solamente attraverso importanti atti di sindacato, ma con la verifica delle politiche regionali e la valutazione, attraverso una costante presenza, degli effetti della legislazione al fine di verificarne concretamente i risultati e le ricadute sulla Comunità regionale.

(segue)



Il neopresidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, mentre legge il suo discorso di insediamento (foto ARC/GM)
Il neopresidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, mentre legge il suo discorso di insediamento (foto ARC/GM)