Pd: Bolzonello, Zanin presidente di parte
(ACON) Trieste, 16 lug - COM/RCM - Il capogruppo del Pd in
Consiglio regionale, Sergio Bolzonello, commenta così l'elezione
del neopresidente Piero Mauro Zanin: "Iniziare il proprio
discorso di insediamento con un grazie al presidente della
Regione è il peggiore degli inizi. Zanin ha minato il rapporto di
autonomia del Consiglio rispetto alla Giunta; non si può pensare
di essere presidente di tutti esordendo in questo modo.
"Quello a cui abbiamo assistito oggi è un problema che riguarda
le istituzioni: tutti i gruppi di minoranza, non solo il Pd, si
sono astenuti dal voto proprio perché è mancato il confronto.
Tutti i consiglieri dem hanno preso la parola in Aula, motivando
ciascuno la propria non partecipazione alla votazione.
"Questa elezione non ci ha soddisfatto in alcun modo - spiega
ancora Bolzonello - innanzitutto perché il nome di Zanin non era
circolato nei giorni scorsi in maniera formale com'era successo
per il compianto e rimpianto presidente Romoli, che avevamo
votato con la sicurezza che sarebbe stato un uomo sopra le parti.
Oggi invece, in Aula, parte della maggioranza non sapeva quale
fosse il nome.
"Altro dato negativo riguarda l'assoluta chiusura alla nostra
richiesta di sospensione, con conseguente convocazione dei
capigruppo, per dare un nostro contributo all'individuazione di
un presidente, visto che la maggioranza si era lacerata in
maniera totale. Ci hanno negato anche questo, per votarsi infine
un presidente di assoluta parte, che non rappresenta l'intero
Consiglio.
"Infine - conclude Bolzonello -, prendiamo atto dello scollamento
tra la maggioranza e la Giunta. Nella prima votazione è stato
evidente che l'intesa di potere tra il presidente Fedriga e
l'assessore Riccardi non ha avuto il supporto, in termini di
voti, da parte dei consiglieri di maggioranza. Difatti non c'era
più la maggioranza, con 20 voti a sostegno di Zanin sul totale di
29".