Pd: Regione FVG, dirigenti-politici, Callari difende l'indifendibile
(ACON) Trieste, 20 lug - COM/MPB - Oggi in Commissione,
l'assessore Callari è venuto a difendere l'indifendibile e ha
cercato di minimizzare quello che in realtà è un'occupazione
partitica dei livelli dirigenziali della Regione.
A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd Diego Moretti, Enzo
Marsilio e Roberto Cosolini, a margine dell'intervento
dell'assessore alla Funzione pubblica, Sebastiano Callari, in
Commissione.
"Quelle che la Giunta Fedriga vuole apportare sono modifiche che
fondamentalmente tolgono qualità e requisiti importanti ai ruoli
apicali, per far sì che possano essere ricoperti anche da persone
che ne sono prive. In sostanza aprono le porte alla politica
anche nei ruoli dirigenziali, consentendo un più rapido
spoil-system", attacca Moretti.
"Eliminando il divieto di rivestire cariche pubbliche o politiche
a direttore generale, centrale, vicedirettore centrale, direttori
di servizio e di staff calpestano il principio di separazione tra
compiti di direzione politica e compiti di direzione
amministrativa. E ancora, l'eliminazione dell'esperienza almeno
biennale in funzioni dirigenziali per il capo di gabinetto se da
un lato rafforza il carattere fiduciario del ruolo stesso
dall'altro rischia di ridurre le caratteristiche di
professionalità dirigenziale proprie della funzione rivestita,
considerata anche la retribuzione prevista per tale incarico.
Sembra piuttosto una norma che regolarizza una situazione di
fatto".
"Se tutto questo - concludono gli esponenti dem - per l'assessore
Callari è normale, in realtà rappresenta l'occupazione partitica
di un'istituzione che dovrebbe lavorare nell'imparzialità e
terzietà nell'interesse della collettività, al di fuori del
controllo diretto di un partito".
I consiglieri regionali Pd Diego Moretti e Enzo Marsilio (Italfoto)
Il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd) (Italfoto)