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Cr: ddl assestamento bilancio, relatore di minoranza Centis (5)

23.07.2018
13:45
(ACON) Trieste, 23 lug - MPB - Esprime un orientamento sfavorevole verso la manovra e annuncia emendamenti il relatore di minoranza Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini, che per quanto riguarda la destinazione del cosiddetto avanzo libero da vincoli e accantonamenti, inizia l'analisi con il settore della Sanità che assorbe 36 dei 40 milioni disponibili.

Le perdite degli enti del SSR nel 2017 sono risultate complessivamente di 13.3 milioni e il dato, emerso solo in sede di consuntivi degli Enti, non avrebbe perciò potuto trovare copertura nell'ultima manovra del precedente esecutivo dello scorso marzo. Quindi, al netto della polemica politica sulle "macerie" lasciate dal centrosinistra, per Centis andrebbe portata l'attenzione sul fatto che non solo nel 2017, ma in modo ancor più consistente nel 2018, la spesa degli Enti del SSR risulta superiore a quella prevista tanto che dopo il primo quadrimestre il fabbisogno è di ulteriori 29 milioni. Per il relatore è insufficiente quanto riferito in merito in Commissione dall'assessore competente con una scarna elencazione da cui risulta che i fabbisogni crescenti per il 2018 vanno imputati alla spesa farmaceutica per 13 milioni oltre che a imprecisati servizi sanitari e a dispositivi medici.

Dai Cittadini invece apprezzamento per la disponibilità al confronto manifestata da Riccardi sulle evidenti criticità del sistema socio sanitario, in primis la carenza di personale medico specialistico e in particolare l'emergenza riguardante i medici di medicina generale (MMG). Positiva a tal proposito l'intenzione manifestata dall'assessore di innalzare a 40 all'anno il numero di MMG formati.

Quanto all'accantonamento di 10 milioni a seguito della Sentenza della Corte Costituzionale Centis auspica che l'interlocuzione di questa Giunta con il Governo conduca a una consistente riduzione di tale importo, ritenuto non dovuto.

Dopo aver ricordato che ulteriori 12.7 milioni di questa manovra vanno ascritti a dei ricalcoli sui saldi riferiti alla mobilità sanitaria del 2014 e 2016, il relatore sottolinea che il ripiano dei disavanzi degli Enti SSR 2017 ha un costo di 18 milioni che scende a 13.3 milioni essenzialmente grazie all'avanzo di oltre 3 milioni della AASN 5 Friuli Occidentale. Poichè la Giunta ritiene impraticabile, per ragioni giuridiche, la conservazione di questo avanzo nelle disponibilità dell'Azienda che lo ha maturato, per l'esponente dei civici si dovrebbe incrementare lo stanziamento per gli investimenti 2018 per poter dar corso a quelle progettualità specifiche che l'Azienda n. 5 contava di realizzare.

Altro aspetto rilevante della manovra, riguarda i trasferimenti agli Enti locali. Per il Gruppo dei Cittadini il "cambio di paradigma" dall'obbligatorietà alla libertà vincola l'attuale governo regionale a rispettare gli orientamenti delle diverse Unioni che d'ora innanzi si manifesteranno. Per quanto attiene i 3 milioni assegnati per interventi strategici di sviluppo a favore dei Comuni non partecipanti ad alcuna Unione, poiché tali risorse sono assegnate per la progettazione di interventi da ricomprendere nelle Intese per lo sviluppo che l'attuale amministrazione intende stipulare anche con i Comuni non aderenti alle Unioni, questa impostazione per Centis può essere coerente solo se la Giunta regionale saprà valorizzare i progetti presentati dai singoli Comuni che appaiano complementari agli interventi di area vasta oggetto delle Intese già ratificate con le Unioni.

Esprime poi disaccordo totale verso la previsione, contenuta all'articolo 10, con la quale la Regione vincola le Unioni a riversare ai Comuni non partecipanti le risorse del fondo investimenti che risultino in avanzo nel 2017; e ciò perchè dall'approvazione del rendiconto 2017 le somme potrebbero essere state di nuovo ristanziate e utilizzate e quindi questa disposizione determinerebbe una scopertura di spese già assunte. Inoltre le somme che confluiscono nell'avanzo potrebbero riferirsi a opere solo di alcuni Comuni o anche di uno solo, creando con ciò una disparità di finanziamenti fra i Comuni in relazione alla velocità di spesa.

Centis infine evidenzia alcune disposizioni che pur avendo contenuti riflessi finanziari hanno, a suo dire, un rilevante significato politico.

Innanzitutto il fatto che si faccia passare come diretta conseguenza della decisione di uscire da Re.A.Dy la proposta di cancellare del tutto la disponibilità della Regione a sostenere le azioni volte alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere per affermare i principi delle pari opportunità e dell'uguaglianza, della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere; l'altra disposizione è quella che cancella per il futuro biennio le risorse a ristoro dei piccoli Comuni per l'ospitalità dei migranti nei loro territori, norma che per Centis segna i confini delle politiche del centrodestra sui migranti, con il nuovo modello di gestione del fenomeno migratorio basato sull'istituzione di tanti piccoli centri detentivi in senso stretto in cui rinchiudere i migranti in vista del rimpatrio con conseguente stop al modello di accoglienza diffusa. Insomma, conclude il relatore, l'esatto opposto di quanto il movimento dei Cittadini continua a ritenere utile alla gestione del fenomeno migratorio, ovvero non solo accoglienza diffusa, ma anche piena integrazione di coloro che risultano meritevoli di una forma di protezione internazionale e contestuale rimpatrio, passando per Centri per il Rimpatrio (CPR) rispettosi dei diritti umani, di tutti coloro che non possiedono i requisiti.

(immagini alle tv)

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Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini (Italfoto)