Patto: Moretuzzo, critiche su legge quadro e accantonamento sanità
(ACON) Trieste, 24 lug - COM/CMC - Ritirando gli emendamenti
dei consiglieri di maggioranza sulle poste puntuali delle
variazioni di bilancio, il relatore di maggioranza Mauro Bordin
(Lega) ha anticipato la presentazione di una legge quadro che, in
tempi molto brevi, consentirà di dare risposta alle varie
esigenze riscontrate sul territorio.
"Se l'obiettivo era quello di dimostrare la necessità di una
regolamentazione delle poste puntuali, c'era bisogno di
presentare e poi ritirare gli emendamenti? Abbiamo assistito a
una partita surreale in seno alla maggioranza - ha affermato
durante il dibattito in Aula il capogruppo del Patto per
l'Autonomia in Consiglio regionale Massimo Moretuzzo -. Ma quello
che mi preoccupa davvero è il modus operandi della Regione, che
con una legge quadro intende stabilire quali e quante risorse
erogare alle associazioni del territorio, cosa che in parte prima
veniva gestita dalle Province. E' questo che la maggioranza
intende per decentramento dalla Regione?! Invece di passare
questo tipo di competenze ai Comuni, che ogni piè sospinto si
dice di voler valorizzare, si accentra tutto alla Regione,
compresi i contributi ai sodalizi culturali, sportivi
Mi pare si
sia partiti con il piede sbagliato.
"Un altro brutto segnale quindi da parte della maggioranza -
prosegue Moretuzzo - che ha fatto un errore anche congelando a
beneficio dello Stato 10 milioni di euro per la sanità. Un
accantonamento sul quale nutro riserve. Non si tratta di
comportarsi come il buon padre di famiglia - come è stato detto
-, ma di riaprire con determinazione la trattativa con lo Stato
anche in merito all'accantonamento delle risorse, senza più
atteggiamenti di subalternità da parte della Regione. La scelta
della Giunta regionale va nella direzione opposta.
"Pensiamo - ha affermato Moretuzzo, anticipando il contenuto di
alcuni emendamenti del Gruppo consiliare al disegno di legge di
assestamento del bilancio 2018-2020 - che i 10 milioni di euro
avrebbero potuto essere impiegati per affrontare altre emergenze,
in particolare a beneficio delle aziende agricole soffocate dal
ritardo nell'erogazione dei finanziamenti pubblici promessi,
sostenendo il Fondo di rotazione, e del settore edile attraverso
il recupero del patrimonio abitativo dei centri storici".