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Lega: Tosolini, stop a sanzioni che non hanno a che fare con la caccia

25.07.2018
11:25
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/CMC - La maggioranza ha colto l'occasione per chiarire le disposizioni in materia venatoria, evitando agli operatori del settore di subire sanzioni per adempimenti burocratici che nulla hanno a che vedere con l'esercizio dell'attività e soprattutto con la tutela della fauna selvatica, ovvero con la sicurezza dei cittadini.

"L'apparato sanzionatorio previsto dalla legge 157 del 1992 e dalla legge regionale 6 - ha commentato il consigliere regionale Lorenzo Tosolini, in un intervento in Aula durante l'assestamento di bilancio - è rivolto a punire i cacciatori che nell'esercizio venatorio violano una o più disposizioni di legge. Le norme introdotte dal centrosinistra hanno dato negli anni diversi dubbi interpretativi in quanto rinviavano a tutte le disposizioni delle leggi concernenti l'attività venatoria o la tutela della fauna non espressamente sanzionata". "Alcuni corpi di vigilanza - ha chiarito il consigliere della Lega- hanno interpretato queste disposizioni in modo estensivo, comprendendovi anche tutte quelle attività di natura burocratica svolte dal Direttore di una riserva, quali per esempio la compilazione dei registri, la redazione delle relazioni consuntive, la raccolta dati censimenti e le annotazioni sui tesserini".

La non uniformità di interpretazione e applicazione ha comportato anche pronunce dei giudici contrastanti, creando molteplici problemi ai cacciatori. L'emendamento del consigliere regionale Tosolini ha introdotto la norma di interpretazione autentica che chiarisce una volta per tutte che le disposizioni regionali sull'esercizio venatorio e che puniscono le relative violazioni, non possono trovare applicazione anche per l'attività amministrativa.



Il consigliere regionale Lorenzo Tosolini (Lega)