Lega: Bordin, la Regione non dimentica i minori di 6 anni
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/RCM - "La Regione non dimentica i
più piccoli in difficoltà e garantisce accesso ai servizi di
istruzione domiciliare anche ai minori di 6 anni".
A dirlo sono il capogruppo della Lega in Consiglio regionale,
Mauro Bordin, e l'assessore regionale Barbara Zilli a margine
della discussione relativa alla manovra di assestamento estiva,
attraverso un emendamento che ha avuto la condivisione dei
capigruppo della maggioranza Nicoli (FI), Di Bert (Progetto FVG),
Giacomelli (FdI/AN). Nella seduta d'Aula è, infatti, stata
approvata con ampia maggioranza una norma che estende il servizio
di istruzione domiciliare ai bambini non ancora sottoposti
all'obbligo scolastico e che si trovano nell'impossibilità di
lasciare il proprio domicilio per gravi motivi di salute.
Sull'iniziativa a favore del sistema educativo integrato dei
servizi per la prima infanzia Bordin esprime massima
soddisfazione poiché "l'accesso all'istruzione è un diritto
fondamentale dell'individuo che deve essere assicurato
indipendentemente dalle condizioni personali, sociali ed
economiche o di qualunque altra natura.
"Per questo ritengo che - continua Bordin - come politici, ma
prima ancora come uomini e donne e come papà e mamme, dobbiamo
farci carico del miglioramento dei servizi sul nostro territorio
e, nel limite del possibile, abbracciare quei valori
solidaristici e umani che possono rispondere ai bisogni reali dei
cittadini. Con un piccolo quanto doveroso impegno di risorse sarà
possibile garantire a questi bimbi, si parla di quasi 10 piccoli,
l'esercizio del diritto allo studio e all'inclusione sociale,
oltreché alleggerire per qualche ora alla settimana le fatiche
delle loro famiglie".
"Oggi abbiamo concretizzato un percorso virtuoso - dicono di
concerto Bordin e la Zilli - fatto di solidarietà e di ascolto,
che aiuta i più piccoli nei loro primi passi verso la comunità e
porta la Regione sempre più vicina alle esigenze di tutti i
cittadini. Come amministrazione regionale non potevamo esimerci
da sostenere, anche economicamente con 80mila euro di primo
stanziamento, gli enti pubblici e privati che si occupano di
formazione e favoriscono l'accesso all'istruzione a tutti i
bambini. Quella di oggi è una norma di buonsenso, moralmente ed
eticamente indispensabile e porta il Friuli Venezia Giulia ad
essere la prima Regione a introdurre una norma sperimentale di
questo tipo".