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Lega: Bordin, la Regione non dimentica i minori di 6 anni

25.07.2018
19:25
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/RCM - "La Regione non dimentica i più piccoli in difficoltà e garantisce accesso ai servizi di istruzione domiciliare anche ai minori di 6 anni".

A dirlo sono il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Mauro Bordin, e l'assessore regionale Barbara Zilli a margine della discussione relativa alla manovra di assestamento estiva, attraverso un emendamento che ha avuto la condivisione dei capigruppo della maggioranza Nicoli (FI), Di Bert (Progetto FVG), Giacomelli (FdI/AN). Nella seduta d'Aula è, infatti, stata approvata con ampia maggioranza una norma che estende il servizio di istruzione domiciliare ai bambini non ancora sottoposti all'obbligo scolastico e che si trovano nell'impossibilità di lasciare il proprio domicilio per gravi motivi di salute.

Sull'iniziativa a favore del sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia Bordin esprime massima soddisfazione poiché "l'accesso all'istruzione è un diritto fondamentale dell'individuo che deve essere assicurato indipendentemente dalle condizioni personali, sociali ed economiche o di qualunque altra natura.

"Per questo ritengo che - continua Bordin - come politici, ma prima ancora come uomini e donne e come papà e mamme, dobbiamo farci carico del miglioramento dei servizi sul nostro territorio e, nel limite del possibile, abbracciare quei valori solidaristici e umani che possono rispondere ai bisogni reali dei cittadini. Con un piccolo quanto doveroso impegno di risorse sarà possibile garantire a questi bimbi, si parla di quasi 10 piccoli, l'esercizio del diritto allo studio e all'inclusione sociale, oltreché alleggerire per qualche ora alla settimana le fatiche delle loro famiglie".

"Oggi abbiamo concretizzato un percorso virtuoso - dicono di concerto Bordin e la Zilli - fatto di solidarietà e di ascolto, che aiuta i più piccoli nei loro primi passi verso la comunità e porta la Regione sempre più vicina alle esigenze di tutti i cittadini. Come amministrazione regionale non potevamo esimerci da sostenere, anche economicamente con 80mila euro di primo stanziamento, gli enti pubblici e privati che si occupano di formazione e favoriscono l'accesso all'istruzione a tutti i bambini. Quella di oggi è una norma di buonsenso, moralmente ed eticamente indispensabile e porta il Friuli Venezia Giulia ad essere la prima Regione a introdurre una norma sperimentale di questo tipo".



Il capogruppo della Lega, Bordin, si confronta con l'assessore Zilli (foto Lasorte)