Cr: Defr, il relatore di minoranza Cosolini (14)
(ACON) Trieste, 25 lug - RCM - Per il primo relatore di
minoranza, Roberto Cosolini (Pd), era lecito attendersi dal
documento di programmazione una prima traduzione delle azioni
legislative e amministrative della strategia del Governo Fedriga.
Questo documento - ha detto Cosolini - contraddice i contenuti
aspri e demolitori della campagna elettorale del centrodestra.
Oggi ci delineate una Regione con punti di tenuta e di ripresa,
che certo non ha superato tutti i problemi ma tuttavia è vitale
e, cosa più significativa ancora, in molti passaggi ciò appare
anche effetto proprio di quelle politiche su cui avete espresso
un giudizio liquidatorio. Lo si vede dai verbi "proseguire" e
"continuare", dunque per larghi versi nel 2019 continuerà il
Governo Serracchiani.
Generico, per il consigliere di centrosinistra, il capitolo
riguardante il sistema delle autonomie locali, che conferma
quando già detto a proposito dell'assestamento, ovvero che si è
in presenza di una dichiarata volontà di destrutturare il sistema
delle Uti senza idee sul futuro su cui si possa aprire una
discussione.
Se è chiara la volontà di continuità in molti settori, in altri
registriamo posizioni incoerenti - accusa Cosolini -. Fra le
tante, tre: il Defr non fa alcun riferimento al rilancio
dell'alta velocità, cui hanno fatto cenno il presidente Fedriga
nelle dichiarazioni programmatiche e l'assessore Pizzimenti in
Commissione consiliare; sulla Ferriera appare sempre più
probabile che si ripeta quanto visto nel 2016 dopo le elezioni
comunali di Trieste: grandi proclami elettorali prima, qualche
tavolo con gli ambientalisti poi, ma nessuna svolta; sulla
portualità c'è qualche turbolenza sul percorso di integrazione
strategica nell'Autorità di sistema portuale, che ci auguriamo
venga invece con forza ribadito dal presidente Fedriga.
Di forte sapore ideologico, invece, appare l'impostazione data al
tema dell'immigrazione. E sulla Sanità siamo lontani dallo
sbandierato 'E' tutto da ribaltare e rifare': tanta continuità,
alcuni temi su cui avviare un confronto senza pregiudizi, al
quale ribadiamo la piena disponibilità.
La considerazione di sintesi - ha concluso Cosolini - è che il
documento appare molto lontano da quello che è il suo significato
di indirizzo per la programmazione, perciò non può essere
valutato positivamente. Vedremo se da qui alla nota di
aggiornamento che andrà presentata dalla Giunta al Consiglio
entro il 15 novembre ci sarà qualcosa di più.
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(segue)