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Cr: ddl rappresentanza enti locali, relatore di minoranza Honsell (3)

26.07.2018
13:27
(ACON) Trieste, 26 lug - MPB - "La montagna ha partorito un topolino", commenta Furio Honsell (Open Sinistra FVG) relatore di minoranza al ddl n.8 sulla rappresentanza istituzionale degli enti locali.

Per Honsell aggiungere i rappresentanti di 6 comuni alla compagine del CAL non è un passaggio urgente, nè significativo. Pertanto - dice - "questo topolino legislativo" non ha trovato presso l'attuale composizione del CAL particolari reazioni negative e non troverebbe nemmeno l'opposizione di Open Sinistra FVG, dato che i Comuni coinvolti sarebbero quelli più popolosi di 6 ambiti territoriali, tutti attualmente non direttamente coinvolti nella responsabilità di gestione di nessuna Uti.

Ma ciò che vede fortemente contrario Honsell è l'anticipazione dell'assessore Roberti dell'intenzione di presentare un emendamento che modificherà la composizione del CAL in via definitiva.

Dalla composizione del CAL, infatti - fa notare l'esponente di Open Sinistra FVG - discende anche lo spirito e il ruolo di questo organo principalmente consultivo.

Le anticipazioni fatte dall'assessore Roberti ci delineano una composizione del CAL di nuovo per fasce di rappresentanza dei Comuni, più o meno nascoste: i comuni capoluoghi, i piccoli comuni e quelli montani, un rappresentante per ogni ambito socio-assistenziale esclusi gli ex-capoluoghi, che fa del CAL di nuovo un organo di rappresentanza per così dire "sindacale" dei comuni: ciascuno a difendere le proprie caratteristiche peculiari e quelle dei comuni ad esso analoghi per tipologia. Così era in passato, ma così si va al raddoppio del ruolo già svolto dall'ANCI e non si favorisce una prospettiva di sviluppo integrato, bensì si mantiene la frammentazione. E la frammentazione della nostra regione - avverte Honsell - è la prima causa della sua debolezza anche verso l'esterno.

Ben diverso è stato invece lo spirito del CAL così come derivava e si andava consolidando in seguito alla LR 12/2015, nel quale gli enti esponenziali erano le UTI, che sono enti territoriali: un CAL che non rappresenta gli Enti Locali nella loro staticità, ma è organo di rappresentanza territoriale.

Porta l'esempio dell'Uti cui appartiene udine, per dire che laddove si è cercato negli ultimi anni di trovare una visione capace di mediare tra i nuovi bisogni urbani dell'hinterland e l'armonizzazione di un'area medio-vasta, il nuovo assetto del CAL rischiaccia e fraziona quel territorio nella cosiddetta "ciambella" e il suo centro: i piccoli contro i piccoli uniti solamente quando c'è da contrastare il grande. Un assetto da cui tutti usciranno perdenti, secondo il relatore per il quale analoga è la situazione di Pordenone, che da decenni cerca di elaborare un concetto di conurbazione vantaggioso per i comuni limitrofi insieme al capoluogo.

Il CAL dovrebbe favorire l'estensione del concetto di aree metropolitane ai territori meno urbanizzati tipici della provincia italiana, ma che costituiscono un nuovo concetto per gestire il megatrend mondiale dell'urbanizzazione, al di fuori delle megalopoli.

A poco vale in questo senso - per Honsell - l'argomentazione dell'assessore Roberti che sostiene che il CAL è l'organo di rappresentanza degli enti locali: questo è vero ma è poco significativo. Ritornare a criteri di rappresentanza, indirizza un organo che poteva avere una forza propulsiva di sviluppo ad un ruolo minore e quindi conculca qualsiasi aspirazione dei territori a una visione di progresso gestionale più vasta.

Per questi motivi, pur non essendo contrario all'articolato attuale del ddl, ritenendo però retrogrado e dannoso l'emendamento previsto, Honsell annuncia il suo voto contrario.

(foto; immagini tv)

(segue)



Il consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra FVG)