M5S: Sergo, la Regione si schiera contro il Ceta
(ACON) Trieste, 26 lug - COM/RCM - La Regione accoglie l'invito
del Movimento 5 Stelle e si schiera contro il trattato di libero
scambio Canada-Unione europea "Accordo economico e commerciale
globale" (Ceta).
Lo sottolinea il pentastellato regionale Cristian Sergo, che così
prosegue: "Dopo aver presentato varie mozioni nella scorsa
legislatura e dopo che la Giunta guidata dal Pd ha tenuto nel
cassetto tutti i nostri inviti a schierarsi contro i trattati di
libero scambio che la Commissione europea ha portato avanti per
troppi anni nel silenzio generale, noi non abbiamo mai
abbandonato la battaglia a tutela dei piccoli imprenditori dei
nostri prodotti tipici e del nostro territorio e siamo riusciti a
far sì che la Regione abbia espresso, finalmente, una posizione
contraria al trattato Canada-Ue.
"Nella seduta d'Aula di approvazione dell'assestamento di
bilancio siamo riusciti a impegnare la Giunta Fedriga affinché si
attivi presso il Parlamento perché, in Italia, non si arrivi alla
ratifica del Ceta.
"La Regione dovrà altresì ribadire la necessità che i negoziati
commerciali dell'Unione europea - anche quelli in essere,
sottolinea Sergo - rispettino il principio di precauzione, siano
basati su meccanismi trasparenti e tutelino i cittadini e
soprattutto le piccole e micro imprese, che sono la principale
fonte di occupazione e di innovazione europea.
"È necessaria la più ampia informazione possibile sul contenuto
di questi trattati di libero scambio, favorendo efficaci e
specifiche modalità di ascolto, attraverso il coinvolgimento
delle associazioni di cittadini e consumatori europei, dei
rappresentanti delle categorie professionali, industriali,
sindacali e dei lavoratori.
"Oggi vediamo ripagati i numerosi sforzi portati avanti negli
ultimi quattro anni - ha chiosato Sergo - per una battaglia che
abbiamo combattuto sul territorio a fianco dei comitati No Ceta e
No Ttip, della Coldiretti e della maggioranza dei Consigli
comunali che si sono espressi attraverso i propri organi
legislativi in maniera contraria a questo accordo".