Cr: sì unanime a mozione su sedi Rai regionali; fine lavori (9)
(ACON) Trieste, 26 lug - RCM/MPB - E' dedicata alle sedi Rai
regionali, la mozione n. 4 a firma Moretuzzo e Bidoli che l'Aula
ha approvato all'unanimità, dopo che i proponenti avevano accolto
una integrazione formulata dal capogruppo del Pd, Sergio
Bolzonello.
I due consiglieri regionali del Patto per l'Autonomia avevano
chiesto alla Giunta di attivarsi presso il Consiglio dei ministri
per tutelare l'articolazione regionale del servizio
radiotelevisivo pubblico Rai e la sede Rai del Friuli Venezia
Giulia. L'intento è che sia data piena attuazione alla previsione
normativa riguardante tale sede Rai quale Centro di produzione
decentrato per la promozione e la tutela delle culture delle
minoranze linguistiche presenti in FVG.
Non da meno, si chiedeva di svolgere ogni azione necessaria per
ottenere, nel minor tempo possibile, il rinnovo della convenzione
tra Stato e Rai, tenendo presente la necessità di aggiornarne i
contenuti, per garantire l'autonomia finanziaria e gestionale
della sede del Friuli Venezia Giulia prevista dalle norme statali.
Terzo impegno, far sì che nella suddetta convenzione sia
formalmente riconosciuta alla sede Rai di Udine la sua natura di
sede redazionale distaccata e il suo ruolo di "presidio
territoriale" per realizzare programmi in lingua friulana, anche
attraverso l'assegnazione di personale e di dotazione
tecnologica. Inoltre, valorizzare - e qui l'indicazione di
Bolzonello - la sede di corrispondenza Rai di Pordenone. Infine,
far sì che nei palinsesti siano garantite trasmissioni
radiofoniche e televisive in friulano con una programmazione
oraria almeno pari a quella riconosciuta alla lingua slovena.
Ma Moretuzzo e Bidoli non si sono fermati qui, chiedendo anche di
attivare sulla questione il Consiglio regionale, la Commissione
paritetica Stato-Regione e i parlamentari del Friuli Venezia
Giulia. Ma pure il Comitato per le comunicazioni regionali
(Corecom FVG), attraverso il quale ottenere la riconvocazione del
tavolo Rai-Regione e riferire, con cadenza almeno annuale, al
Consiglio regionale gli esiti del tavolo stesso, con particolare
riguardo alle azioni poste in essere, ai risultati ottenuti
(anche in termini di produzione nonché di ore di programmazione
in lingua friulana, slovena e tedesca) e alle strategie
individuate relativamente alla tutela delle minoranze
linguistiche presenti sul nostro territorio.
Il Consiglio regionale ha così concluso i lavori.
(fine)