Lega: Budai, ridurre gli adempimenti burocratici all'agroalimentare
(ACON) Trieste, 1 ago - COM/RCM - "Inutile produrre un buon
salame, se non esiste una cultura capace di identificarlo". E' il
commento del consigliere regionale della Lega Alberto Budai in
merito alla recente chiusura della Larici Carni di Amaro, 50 anni
di attività e 15 dipendenti oggi rimasti senza lavoro.
Fa sapere Budai: "Con i colleghi della Lega, ho presentato un
ordine del giorno per impegnare la Giunta Fedriga a ridurre alle
aziende agricole adempimenti burocratici e relativi controlli
disciplinati da norme regionali o di competenza di enti
regionali. E' corretto osteggiare l'Accordo economico e
commerciale globale (Ceta) Ue/Canada, ma non basta.
"Piace citare le tipicità locali quando si parla di prodotti
agroalimentari della nostra terra, ma questo piatto molto ricco è
destinato a sparire se si prosegue di questo passo. Il Friuli
Venezia Giulia - continua Budai - è caratterizzato da prodotti
confezionati da piccolo-medie industrie che, in alcuni casi,
rischiano di chiudere a causa di una varietà di controlli che non
le rendono più competitive o economicamente vantaggiose.
"I nostri prodotti hanno difficoltà a essere trasformati in loco
e le nostre aziende chiudono anche a causa delle norme che le
obbligano a stare all'interno di dinamiche particolari, fatte
certo per tutelare il consumatore ma non più sopportabili,
soprattutto dalle aziende del Friuli.
"Come consigliere regionale e presidente di Commissione, ma
soprattutto come esperto del settore - chiosa l'esponente
leghista - ritengo necessario cercare soluzioni alternative.
Scriverò agli assessori regionali competenti affinché si medi
sulla questione, salvando in qualche modo queste realtà. Aiutando
le nostre aziende non salviamo solo posti di lavoro, ma anche
l'agroalimentare e il nostro territorio".