Lega: Bernardis, sul Cara di Gradisca mantenute promesse
(ACON) Trieste, 6 ago - COM/CMC - Tutte le precedenti politiche
del Pd in materia di immigrazioni sono da rivedere completamente.
Per troppi anni si è lasciato che un fenomeno immigratorio così
massiccio, interessasse i nostri territori senza fare nulla, se
non incentivare ulteriormente gli arrivi con politiche
demagogiche e sempre a spese dei contribuenti italiani.
A dirlo è il consigliere Diego Bernardis (Lega), che commenta non
senza un pizzico di soddisfazione la recente notizia di cronaca
che vede il territorio goriziano non più stressato dall'imponente
arrivo di richiedenti asilo.
Nello specifico il consigliere ritiene che: "il trasferimento da
Gorizia a Trieste della commissione che riconosce lo status di
rifugiato e lo svuotamento del Cara di Gradisca d'Isonzo sono
chiari segnali di discontinuità col passato e che vanno nella
direzione di restituire dignità al nostro territorio, troppo
spesso bistrattato dalla politica di sinistra che ha accolto
tutti, anche i non meritevoli, a spese degli italiani.
"Inoltre, il progressivo svuotamento della struttura del Cara di
Gradisca che in passato ha visto accogliere anche più di 600
richiedenti asilo, o clandestini, nei prossimi mesi arriverà ad
"ospitare" non più di un centinaio di immigrati ma che finalmente
non saranno liberi di bighellonare in giro per le nostre città e
paesi portando caos e insicurezza fra la popolazione, ma dovranno
restare all'interno della struttura in attesa di rimpatrio.
Questo è sicuramente un fatto più che positivo ed è un'azione che
dimostra come sia il governo nazionale, in cui la Lega è
ampiamente forza di maggioranza, che il governo regionale,
contrariamente a quanto dicono le nostre opposizioni, sono
governi composti da amministratori concreti e che fattivamente
fanno seguire alle proposte i fatti.
"Non posso che ringraziare dunque il ministro Salvini e il
governatore Fedriga per quanto stanno facendo per poter ridare
futuro e dignità ai nostri territori. Era ora che la maggior
parte di questi sedicenti richiedenti asilo capisse che Gorizia
non è più l'El Dorado a cui aspirare in caso di diniego della
richiesta d'asilo da altri Paesi europei. Finalmente questi
clandestini dublinanti, che non hanno nessuna voglia e nessuna
intenzione di integrarsi nel nostro Paese, né tantomeno nella
nostra regione, la smetteranno di cercare fortuna e bella vita
alle spalle dei contribuenti italiani.
"Come hanno avuto modo di ribadire il questore di Gorizia Lorenzo
Pillinini ed il prefetto Massimo Marchesiello - conclude
Bernardis - da quando la gestione del fenomeno immigrazione è
passato in mano alla Lega il numero degli arrivi sul territorio
goriziano è sensibilmente calato: siamo passati da 30/40 arrivi
giornalieri a circa 1/2 arrivi ogni venti giorni. Questa è la
prova concreta che la Lega agisce in maniera attiva e in maniera
costruttiva e che quello che dice lo fa: la Lega mantiene le
promesse e, appena ne ha l'occasione, passa dalle parole ai
fatti".