Pd: Moretti, lo stop al Piano periferie penalizza Gorizia per 18 mln
(ACON) Trieste, 10 ago - COM/RCM - "Il Governo regionale della
'Rivoluzione del buon senso' e quello nazionale 'del cambiamento'
si pestano i piedi a vicenda e chi ne fa le spese è il territorio
di Gorizia".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pd Diego Moretti
dopo lo stop, votato al Senato, del Piano periferie nato sotto il
Governo Renzi e portato avanti da Gentiloni, già finanziato dallo
Stato con 2,1 miliardi di euro.
"Il sindaco Ziberna aveva già in tasca un progetto da 18 milioni
di euro per la città di Gorizia - continua Moretti - grazie ai
Governi nazionali targati Pd; oggi i suoi colleghi di maggioranza
mettono in congelatore per due anni una manovra che poteva
cambiare il capoluogo isontino.
"Con un colpo di spugna, il Senato ha congelato le 120
convenzioni già stipulate tra i Comuni e Palazzo Chigi, compresa
quella firmata lo scorso anno da Gorizia. Di quei 18 milioni,
10,4 erano destinati alla sistemazione dell'ex collegio Filzi, in
condizioni di assoluta precarietà, mentre un'altra fetta delle
risorse sarebbe andata per la realizzazione di nuove abitazioni
nel rione della Campagnuzza. Quest'ultimo intervento, già avviato
dall'allora sindaco Romoli, subirà quindi un ulteriore ritardo
creando un danno ai cittadini di Gorizia".
Secondo Moretti "in tutta questa paradossale situazione viene da
chiedersi se la mano destra sappia quello che fa la sinistra, se
chi governa in FVG abbia idea di quello che fa a Roma un Governo
del medesimo colore politico.
"In sede di assestamento regionale - è la chiosa dell'esponente
di opposizione -, erano stati stanziati 800mila euro per
l'assunzione di personale nei quattro Comuni capoluogo, proprio
per affrontare la gestione di questi progetti".