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Pd: Moretti, lo stop al Piano periferie penalizza Gorizia per 18 mln

10.08.2018
11:13
(ACON) Trieste, 10 ago - COM/RCM - "Il Governo regionale della 'Rivoluzione del buon senso' e quello nazionale 'del cambiamento' si pestano i piedi a vicenda e chi ne fa le spese è il territorio di Gorizia".

Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pd Diego Moretti dopo lo stop, votato al Senato, del Piano periferie nato sotto il Governo Renzi e portato avanti da Gentiloni, già finanziato dallo Stato con 2,1 miliardi di euro.

"Il sindaco Ziberna aveva già in tasca un progetto da 18 milioni di euro per la città di Gorizia - continua Moretti - grazie ai Governi nazionali targati Pd; oggi i suoi colleghi di maggioranza mettono in congelatore per due anni una manovra che poteva cambiare il capoluogo isontino.

"Con un colpo di spugna, il Senato ha congelato le 120 convenzioni già stipulate tra i Comuni e Palazzo Chigi, compresa quella firmata lo scorso anno da Gorizia. Di quei 18 milioni, 10,4 erano destinati alla sistemazione dell'ex collegio Filzi, in condizioni di assoluta precarietà, mentre un'altra fetta delle risorse sarebbe andata per la realizzazione di nuove abitazioni nel rione della Campagnuzza. Quest'ultimo intervento, già avviato dall'allora sindaco Romoli, subirà quindi un ulteriore ritardo creando un danno ai cittadini di Gorizia".

Secondo Moretti "in tutta questa paradossale situazione viene da chiedersi se la mano destra sappia quello che fa la sinistra, se chi governa in FVG abbia idea di quello che fa a Roma un Governo del medesimo colore politico.

"In sede di assestamento regionale - è la chiosa dell'esponente di opposizione -, erano stati stanziati 800mila euro per l'assunzione di personale nei quattro Comuni capoluogo, proprio per affrontare la gestione di questi progetti".



Il consigliere regionale del Pd Diego Moretti