FI: Camber, interpellanza su nuovo centro di accoglienza sloveno
(ACON) Trieste, 23 ago - COM/CMC - Il consigliere regionale
Piero Camber (FI) ha presentato un'interpellanza al presidente
della Regione Massimiliano Fedriga alla luce delle recenti
notizie riguardanti l'imponente traffico di clandestini
provenienti dalla Slovenia.
Sui media della vicina Repubblica di
Slovenia(http://nova24tv.si/, parola di ricerca Debeli Rtic) -
spiega Camber - è apparsa la notizia della prossima apertura di
un centro di accoglienza per richiedenti asilo in prossimità
dell'ex confine del Lazzaretto (Muggia) in corrispondenza di
Punta Grossa; è evidente che l'ubicazione del nuovo centro di
accoglienza sloveno costituirà nient'altro che una tappa verso
l'Italia, in sostanza un invito a concludere il percorso della
rotta balcanica.
Non possiamo accettare una porta d'ingresso - prosegue il
consigliere forzista - che incrementi maggiormente l'afflusso
migratorio sul territorio dell'ex provincia di Trieste; già la
forza attrattiva della nuova sede della Commissione territoriale
per il riconoscimento della protezione internazionale e il
massiccio rinvenimento sull'altopiano carsico delle tracce
dell'impressionante traffico di uomini, preoccupano seriamente i
nostri cittadini.
Inoltre - aggiunge Camber - è ormai cronica la mancanza di
personale delle forze dell'ordine deputato ai controlli lungo la
porosa frontiera con la Slovenia: anche il Sindacato autonomo di
polizia (SAP) di Trieste continua a segnalare la difficile
situazione degli operatori costretti a un sovraccarico di lavoro,
sempre in attesa di rinforzi, mezzi e strutture adeguati.
Per questa ragione - conclude Camber - chiedo al presidente
Fedriga di intervenire presso il Ministero degli Interni perché
si manifesti la contrarietà alla Slovenia in ordine alla
possibile realizzazione di un nuovo centro di accoglienza a
ridosso della nostra frontiera e, soprattutto, si implementino
gli organici per garantire un controllo adeguato ad una
situazione già complicata, in collaborazione con i militari già
presenti sul nostro territorio, collegati all'operazione
nazionale "Strade sicure".