VI Comm: sì a modifiche programma annuale immigrazione 2018
(ACON) Trieste, 28 ago - CMC - La VI Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto FVG/Ar) e alla
presenza dell'assessore Pierpaolo Roberti, ha espresso a
maggioranza parere favorevole sulla delibera giuntale del giugno
scorso che apporta modifiche al programma annuale immigrazione
2018.
Nel corso delle audizioni, svolte alla presenza del presidente
del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin e che hanno preceduto
il pronunciamento dell'organismo consiliare, si erano espressi i
prefetti Anna Paola Porzio (Trieste), Angelo Ciuni (Udine),
Massimo Marchesiello (Gorizia) e Maria Rosaria Maiorino
(Pordenone) che hanno fornito informazioni sui tempi e i
meccanismi del percorso di accoglienza dei richiedenti asilo e
sui progetti di integrazione che sono stati avviati nel tempo,
per favorirne l'inserimento sul territorio regionale.
L'invito dei Commissari di Governo è stato quello di avviare una
comune riflessione sui possibili effetti e le ricadute legate
alla riduzione dei fondi dedicati ai progetti e alle attività di
integrazione per quelle persone che attendono il pronunciamento
delle competenti Commissioni territoriali circa il riconoscimento
della protezione internazionale.
Piero Mauro Zanin ha ringraziato i prefetti per la collaborazione
istituzionale dimostrata, auspicando una collaborazione sempre
più fattiva.
Sono seguiti quindi gli interventi e i contributi sul tema di
operatori e soggetti portatori di interesse afferenti a: Forum
Terzo Settore e Forum FVG, Anci, Associazione nazionale "Oltre le
Frontiere", Caritas di Udine e Trieste, Comitato provinciale
della Croce Rossa di Udine, Consorzio italiano di
solidarietà-ICS, Consulta regionale per l'integrazione, onlus
Oikos, Ucai-FVG e altri.
Nel dibattito, per la consigliera Chiara Da Giau (Pd) le
audizioni hanno segnato la totale distanza di visione della
Giunta rispetto alla reale condizione degli stranieri e
richiedenti asilo nel territorio. E' stata demonizzata
l'accoglienza diffusa - ha aggiunto - ma oggi sono emerse le
problematiche che sorgono dall'accentramento di grossi gruppi di
persone in singoli luoghi.
L'invito di Furio Honsell (Open Sinistra FVG) è stato quello di
rivedere i contenuti della delibera che taglia il meccanismo di
integrazione e soffoca gli unici potenziali percorsi che aiutano
a superare situazioni difficili, rischiando di far esplodere i
problemi legati all'immigrazione in maniera molto più turbolenta.
Andrea Ussai (M5S) ha puntato l'attenzione sui progetti legati
all'interculturalità, i cui tagli investono anche le persone che
risiedono legalmente sul territorio e che necessitano di
interventi di integrazione, e quelli sui servizi informativi,
tematica che non ha nulla a che vedere con i richiedenti asilo.
Per Antonio Calligaris (Lega) la delibera non smantella
l'accoglienza diffusa, ma interviene su micro progetti la cui
efficacia non viene sempre percepita, opinione condivisa anche da
Simone Polesello (Lega), che ha portato ad esempio alcuni
progetti sullo sfalcio del verde pubblico avviati nel pordenonese
che non hanno avuto le ricadute attese.
Simona Liguori (Cittadini) ha auspicato il ripristino della
Consulta immigrazione, organismo di larga rappresentanza
cancellato con un'altra delibera dell'esecutivo regionale, mentre
per Francesco Russo (Pd) i tagli a progetti e attività contenuti
nel programma rischiano di far aumentare, sotto forme diverse, le
spese che gravano sulla comunità.
Per Mauro Bordin (Lega) le risorse tagliate dalla delibera, circa
600mila, non si possono considerare la linea di demarcazione tra
una buona e una cattiva politica di immigrazione, mentre sarebbe
utile piuttosto verificare l'efficacia e i risultati ottenuti con
il sistema di accoglienza diffusa sul territorio.
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) si è soffermato sulle
dichiarazioni dei prefetti che - ha detto - non possono essere
tacciati di partigianeria e che non hanno confermato una
correlazione tra fenomeno migratorio e incremento dei casi di
delinquenza sul territorio. Moretuzzo ha quindi chiesto se sia
effettivamente sostenibile il percorso tracciato dalla Giunta che
contempla la realizzazione dei Cpr e il trasferimento dei
richiedenti asilo in altre regioni.
A chiusura del dibattito l'intervento dell'assessore Pierpaolo
Roberti che, precisando che non saranno soppresse le attività di
alfabetizzazione degli adulti e i corsi di lingua italiana, ha
definito utili e proficue le audizioni svolte in Consiglio poiché
hanno posto all'attenzione interessanti riflessioni, anche se in
assenza di dati specifici che avrebbero potuto definire meglio il
fenomeno e le sue criticità.
(immagini tv)