Lega: Calligaris, su immigrazione rispettata volontà dei cittadini
(ACON) Trieste, 29 ago - COM/CMC - Il consigliere regionale
della Lega Antonio Calligaris commenta favorevolmente il lavoro
svolto ieri dalla VI Commissione sul programma annuale
immigrazione 2018: "con le modifiche al piano immigrazione -
afferma - la Giunta regionale ha cambiato radicalmente la logica
e la prospettiva degli interventi. Finalmente è stato abbandonato
il concetto tanto caro alla sinistra di "educare la nostra gente
alla convivenza con i richiedenti asilo" e da ora in poi i soldi
dei contribuenti regionali verranno utilizzati per finanziare
progetti volti a "educare e obbligare i richiedenti asilo a
rispettare le nostre regole"".
"Infatti - continua l'esponente leghista - l'azione della Giunta
regionale ha introdotto nel programma annuale immigrazione il
principio che, nei confronti dei richiedenti asilo, deve essere
svolta la promozione dei temi inerenti la legalità, l'educazione
civica e la parità di genere. Inoltre, è stata anche potenziata e
finanziata l'azione del rientro volontario assistito. Tutto ciò
con l'intento di apportare un netto cambiamento rispetto a quelle
politiche del passato che, a spese dei cittadini del Friuli
Venezia Giulia, facevano del fenomeno migratorio uno strumento di
propaganda buonista e finanziavano con scarsi risultati degli
interventi di dialogo interculturale, spazi e momenti di
informazione ed educazione dei cittadini residenti alla
tolleranza e promozione del multiculturalismo".
Per quanto riguarda i micro e macro progetti e le accuse del Pd
di voler smantellare l'accoglienza diffusa, l'esponente del
Carroccio precisa che: "sono stati soppressi i finanziamenti
aggiuntivi che la Regione assegnava ai Comuni che accettavano di
accogliere i richiedenti asilo. I Comuni, che hanno aderito allo
SPRAR, potranno tranquillamente continuare a portare avanti i
loro progetti di accoglienza usando i fondi statali e
integrandoli, visto che è stata una loro scelta aderire, con
fondi propri. Le risorse regionali servivano anche a utilizzare i
richiedenti asilo per sfalcio e pulizia strade, coprendo
l'acquisto dei dpi, dell'assicurazione, dei corsi sulla sicurezza
e così via. Per un piccolo o medio Comune il finanziamento
regionale andava dai 7.000 ai 15.000 euro, per cui non si parla
di cifre tali da giustificare i toni usati dalla sinistra".
"Infine - conclude Calligaris - è vero che per i nostri cittadini
è particolarmente irritante vedere i richiedenti asilo
bighellonare per i nostri paesi e città, ma era ancor più
irritante vederli far finta di lavorare, pagati con i soldi di
tutti".