FdI/AN:Giacomelli e Basso,pdl di modifica norme edilizia sovvenzionata
(ACON) Trieste, 4 set - COM/CMC - I consiglieri regionali
Claudio Giacomelli e Alessandro Basso (FdI/AN) hanno depositato
una proposta di legge di modifica della normativa sull'edilizia
sovvenzionata e le Ater regionali.
La proposta di Fratelli d'Italia "porta da due a cinque anni il
requisito di residenza sul territorio regionale - spiega
Giacomelli - così come avviene già per la Regione Veneto e per la
Regione Toscana. Tale limite è riconosciuto dall'Unione Europea
come lasso di tempo necessario al fine di ottenere lo status di
soggiornante di lungo periodo e il conseguente diritto per
l'accesso all'edilizia pubblica".
"Inoltre - prosegue Giacomelli - l'obbligo di residenza in
regione non sarà più richiesto al solo richiedente, bensì sarà
esteso alla totalità dei membri del nucleo familiare, fatta
eccezione per i minori".
Giro di vite anche per quanto riguarda le occupazioni abusive,
infatti "saranno esclusi dall'assegnazione dell'alloggio
-assicura il consigliere - coloro i quali siano stati condannati
per l'occupazione abusiva di proprietà, ai sensi dell'articolo
633 del codice penale, nei precedenti dieci anni".
Altre norme saranno inserite sulla base di due proposte, già
presentate nella precedente legislatura, dall'ex consigliere
regionale, e ora capogruppo al Senato di Fratelli d'Italia, Luca
Ciriani. "Per quanto riguarda i cittadini stranieri - afferma
Alessandro Basso - non sarà più consentita un'autocertificazione
su eventuali proprietà all'estero, bensì sarà necessaria una
certificazione".
"Inoltre - continua il consigliere pordenonese - i Comuni e le
ATER saranno tenuti a favorire un processo di integrazione
mediante la composizione in modo eterogeneo dei blocchi
abitativi. In questo modo vogliamo mirare ad un miglioramento
dell'integrazione sociale all'interno delle abitazioni popolari,
oltre a evitare la creazione di ghetti o l'effetto "banlieue"
francesi".
Infine verrà inserita una norma al fine di garantire maggiore
equità fra gli italiani e gli stranieri, stabilendo che "la
percentuale degli inquilini senza cittadinanza italiana non possa
superare la percentuale dei residenti stranieri in regione, in
base ai dati forniti dall'ISTAT. In questo modo -conclude
Giacomelli - i cittadini italiani non saranno più penalizzati
nell'ottenimento degli alloggi di edilizia popolare, trasformando
in realtà un concetto che Fratelli d'Italia porta avanti da anni:
Prima gli italiani".