Lega: Bernardis, valorizzare sito paleontologico di Duino Aurisina
(ACON) Trieste, 12 set - COM/CMC - Il consigliere regionale
Diego Bernardis (Lega), nel suo ruolo di presidente della V
Commissione e su delega dell'assessore alla Cultura Tiziana
Gibelli, ha partecipato all'evento "Il contributo della
paleontologia al processo di valorizzazione del patrimonio
culturale in Italia", giornata di studio organizzata da ICOMOS
Italia a Trieste, nella prestigiosa cornice del Salone Piemontese
del Palazzo Economo, sede della Soprintendenza Archeologia, Belle
Arti e Paesaggio e del Polo Museale del Friuli Venezia Giulia.
"In questo consesso alcuni noti specialisti di conservazione del
patrimonio culturale e, in particolare, esperti
di paleontologia, rappresentanti anche della Società
paleontologica italiana (SPI) - ha commentato Bernardis - si sono
dati appuntamento per avviare un percorso che porti
all'individuazione di puntuali linee guida per la salvaguardia e
la fruizione, soprattutto in chiave turistica, dei siti
paleontologici.
"Ritengo quella di oggi un'occasione davvero unica per scoprire
quanto già sia stato fatto nel sito del Villaggio del Pescatore
nel comune di Duina Aurisina - ha detto il consigliere leghista -
dove sono stati rinvenuti i resti completi di due dinosauri
denominati "Bruno" e "Antonio" e dove, cosa nota agli addetti ai
lavori, si trovano ulteriori scheletri completi di dinosauro
(almeno altri quattro); dunque un sito importantissimo per la
paleontologia, che potrebbe, con i giusti interventi di
valorizzazione e promozione, e con le giuste risorse, divenire
l'unico e il primo giacimento di scavi ove reperire numerosi
resti di dinosauri. Un unicum non solo in Italia, ma anche in
Europa e nel mondo.
"Concordo pienamente con gli interventi dei relatori che si sono
susseguiti oggi - ha aggiunto Bernardis - mirati a creare tutte
le condizioni per favorire l'instaurarsi di una sinergia fra le
istituzioni che possa garantire il buon funzionamento del sito,
il suo mantenimento e contribuire all'aumento dell'indotto
turistico che, dalle attuali 10-15 mila presente annue, potrebbe
senza troppe difficoltà arrivare anche oltre alle 100 mila visite
all'anno.
"Da questo punto di vista - ha sottolineato Bernardis - sarà
fondamentale la creazione di un tavolo di lavoro che coinvolga
Regione, Soprintendenza e l'ICOMOS stessa, per coordinare e
valorizzare il patrimonio paleontologico italiano.
"Infine - conclude il consigliere - considero questa un'occasione
unica per sviluppare un turismo culturale e scientifico
sostenibile, soprattutto nell'Anno Europeo del patrimonio
mondiale, ed inoltre un'opportunità imperdibile per il rilancio
internazionale della regione Friuli Venezia Giulia sull'intero
territorio nazionale e mondiale".