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V Comm: illustrata pdl nuovo Garante regionale e convocate audizioni

13.09.2018
13:55
(ACON) Trieste, 13 set - CMC - Illustrata in V Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Diego Bernardis (Lega) e alla presenza del presidente dell'Assemblea Piero Mauro Zanin, la proposta di legge n. 9 che interviene sulla legge istitutiva del Garante regionale dei diritti della persona (lr n. 9/2014).

Il provvedimento - ha spiegato Piero Camber (Fi) primo firmatario delle norme - interviene sulla composizione dell'organo di garanzia, convertendolo da collegiale a monocratico, con l'obiettivo di rafforzarne l'efficacia e di promuoverne e facilitarne l'attività istituzionale.

Con le modifiche proposte, oltre al potere di intervento esercitato a tutela dei minori, delle persone soggette a misure di restrizione della libertà personale e di quelle a rischio di discriminazione, il Garante svolgerà anche le funzioni di difensore civico in ambito regionale, per rispondere alle richieste dei singoli cittadini, ovvero di chiunque abbia interesse in un procedimento amministrativo.

Il testo contempla poi una nuova formulazione riguardo la relazione annuale presentata dall'organo di garanzia che oltre a descrivere l'attività svolta, renderà conto anche dell'utilizzo della dotazione finanziaria e sarà sottoposta all'esame del Consiglio regionale. I consiglieri potranno, secondo un'ulteriore innovazione, rivolgersi in ogni momento e direttamente all'Ufficio del Garante per ottenere notizie e informazioni connesse allo svolgimento della relativa funzione.

Terminata l'illustrazione è emersa la richiesta, espressa da più consiglieri, di acquisire ulteriori elementi di valutazione e di confronto sul tema, anche attraverso l'audizione dei componenti dell'attuale organo collegiale di garanzia e dell'Ufficio di presidenza che ha competenza in materia, prima di passare all'esame dell'articolato, che era in programma per oggi.

In tal senso si sono registrate le richieste dei consiglieri Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Franco Iacop (Pd), Francesco Russo (Pd), Tiziano Centis (Cittadini) e Chiara da Giau (Pd) che pur non appartenendo alla V Commissione ha partecipato alla riunione in quanto prima firmataria della legge sottoposta a modifica, mentre Mauro Di Bert (Progetto FVG) ha invitato a valutare la valenza e la sostanza del provvedimento, ritenendo corretto e lineare l'iter sin qui svolto.

E' quindi intervenuto il presidente del Consiglio Piero Mauro Zanin, ricordando come la tutela dei diritti sia un tema che coinvolge oltre alla Commissione competente, l'intero Consiglio regionale, l'Ufficio di presidenza e il suo presidente.

"Personalmente - ha detto - ho già audito singolarmente i Garanti ed esaminato la documentazione prodotta dagli stessi negli ultimi due anni. Nel passaggio della proposta di legge in Ufficio di presidenza, ho verificato che il testo non modificava le funzioni attualmente svolte dall'organismo collegiale e soprattutto non limitava alcun diritto. Si tratta di norme di organizzazione del lavoro nell'ottica di una maggiore efficienza e di un coordinamento razionale delle funzioni di garanzia".

Fatta questa premessa, il presidente ha comunque confermato la propria disponibilità e quella dell'intero Ufficio di presidenza a partecipare a un'audizione, se la Commissione ritenesse utile compiere ulteriori approfondimenti, un'eventualità compatibile anche con l'iter della proposta di legge, il cui esame in Aula è previsto nella seduta del 4 ottobre.

Alla luce delle riflessioni compiute è stata quindi accolta all'unanimità la proposta del presidente dell'organismo consiliare, Diego Bernardis, che ha convocato nuovamente la Commissione giovedi 20 ottobre, alle 10.00: in quella data saranno auditi i tre componenti dell'attuale organo collegiale di garanzia e i membri dell'Ufficio di presidenza.



I lavori della V Commissione consiliare (foto Arc/GM)