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PD: Da Giau e Iacop, capire come modificare la figura del Garante

13.09.2018
17:03
(ACON) Trieste, 13 set - COM/RCM - I consiglieri regionali del Pd Chiara Da Giau e Franco Iacop intervengono sulla proposta di modifica della figura del Garante regionale dei diritti della persona, istituito con la legge regionale n. 9 del 2014, di cui si è discusso in V Commissione consiliare.

I due esponenti di centrosinistra dicono di non essere contrari a intervenire sulla legge per migliorarla, ma di avere il dubbio che le importanti funzioni di garanzia dei diritti di minori, detenuti, persone a rischio discriminazione ora suddivise tra i tre componenti dell'organo collegiale, con in aggiunta la funzione di difesa civica, potrebbero costituire un carico di lavoro eccessivo in capo a un unico Garante, che potrebbe non essere in grado di fornire una vera tutela ai cittadini. "L'istituzione del Garante in forma collegiale era un unicum a livello nazionale e prima di essere cambiata riteniamo giusto fare una seria verifica dell'esperienza - spiegano la Da Giau e Iacop -, per capire cosa ha funzionato e cosa invece va migliorato della legge attuale, ma soprattutto se quanto oggi la maggioranza ha proposto è realmente ciò che serve allo scopo.

I due consiglieri, insieme ad altri colleghi di opposizione, hanno chiesto un rinvio della discussione in V Commissione per acquisire ulteriori elementi di valutazione e di confronto sul tema, anche attraverso l'audizione dei componenti dell'organo collegiale di garanzia e dell'Ufficio di presidenza del Consiglio, cui gli organi di garanzia fanno capo.

Poiché l'attuale Garante è in carica fino al 2019 - chiosano Iacop e la Da Giau -, c'è modo di riflettere con calma e condividere le decisioni, anche perché norme nazionali estendono i campi di azione dei Garanti stessi su tematiche oggi delicate, quale quelle dei minori stranieri non accompagnati e dei richiedenti asilo da rimpatriare. Diversamente, la fretta di giungere al voto sembrerebbe ancora una volta rispondere alla mera volontà di spazzare via tutto quello che è stato fatto prima, in una logica di usuale spoil system.



I consiglieri regionali del centrosinistra in Aula, tra cui la Da Giau e Iacop del Pd